Coronavirus: “Questo è il momento della scienza non delle voci” inizia così il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
<em> Coronavirus – I ginecologi dell’Ospedale San Leonardo lanciano un appello alla comunità stabiese e limitrofa, un appello che potrebbe, anzi deve espandersi a livello nazionale.
“LIMITIAMO GLI ACCESSI IN OSPEDALE!!!! Proteggiamo l’Ospedale e gli Operatori che in un momento come questo rappresentano un presidio fondamentale nella lotta al COVID-19.”
Il dr. Salvatore Ercolano, si fa portavoce, ed espone in un “manifesto” quello che deve essere il comportamento delle persone nei confronti dell’ospedale, nel rispetto di chi ci lavora e soprattutto delle persone ospedalizzate, nonchè dei neonati, che potrebbero essere vittime inconsapevoli di un incoscienza di fondo che non conosce limiti.
Ecco il manifesto per il Coronavirus
Raccomandiamo la massima diffusione del presente manifesto, ma soprattutto il rispetto dell’Ospedale in generale in questi momenti molto particolari.
“QUESTO E’ IL MOMENTO DELLA SCIENZA NON DELLE VOCI”.
Così ha esordito il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Dalle pandemie precedenti abbiamo imparato che “…una delle risposte piu’ importanti per qualsiasi focolaio è la comunicazione. Non si tratta semplicemente di distribuire volantini o di tenere conferenze stampa quotidiane. E’ soprattutto la comprensione che l’impatto di un’infezione di ampie proporzioni ha su ogni settore della comunità” (cit. Yeoh Eng-Kiong – Capo della Sanità pubblica presso l’Università Cinese).
“…la scienza è imprescindibile e necessaria ma insufficiente per il processo decisionale, occorre affrontare tra le altre cose anche la percezione pubblica del rischio”.
I piani di emergenza decisivi per contrastare una malattia infettiva andrebbero spiegati alla popolazione per rendere piu’ semplice l’attuazione delle contromisure. Il presidio piu’ importante della nostra comunità per garantire la salvaguardia della salute pubblica è l’OSPEDALE SAN LEONARDO.
La eventuale scoperta di un focolaio all’interno dell’Ospedale, e piu’ specificatamente nel reparto di Maternità/Nido, avrebbe delle ricadute gravi sulla popolazione:
- Chiusura, seppure temporanea, del reparto con l’impossibilità ad assistere le donne ed i neonati del comprensorio per il periodo interessato (particolarmente grave per un reparto che assiste tutte le gravidanze a rischio a qualsiasi epoca gestazionale e i neonati prematuri e “a rischio”);
- Rischio di trasmissione che potrebbe comportare conseguenze gravi in un reparto dove ci sono i neonati;
- Quarantena per il personale medico e paramedico con la conseguente difficoltà ad articolare i turno di servizio e garantire l’assistenza in momenti così critici.
Per questo motivo, durante l’orario di visite alle degenti, che E’ PREVISTO UNICAMENTE DALLE 18 ALLE 20, si consente l’accesso in reparto ad UN SOLO FAMILIARE.
Chiediamo alla popolazione tutta una collaborazione fattiva. Ancora ieri pomeriggio (5/3/2020), medici infermiere ed ostetriche, sono stati costretti a fare la guardia alla porta per limitare gli accessi sottraendo tempo e risorse all’assistenza ai pazienti.
LIMITIAMO GLI ACCESSI IN OSPEDALE!!!!
Proteggiamo l’Ospedale e gli Operatori che in un momento come questo rappresentano un presidio fondamentale nella lotta al COVID-19.
Salvatore Ercolano