Coronavirus: Oramai il panico è scoppiato. Nel triangolo dei focolai: Codogno, Casalpusterlengo e Castiglione d’Adda è assalto ai supermercati. Lunghe code alle casse, scaffali vuoti e prezzo di alcuni presidi medici alle stelle.
Molte catene di grande distribuzione hanno chiuso; altre hanno deciso di non fare più le consegne a domicilio nel timore del contagio. Problemi anche nell’approvvigionamento dei medicinali; diverse farmacie restano chiuse o lavorano ‘a battenti chiusi’. Esaurita, in alcuni luoghi, la scorta dei medicinali a disposizione delle farmacie.
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Coronavirus, l’ordinanza dei sindaci ischitani
Intanto ad Ischia sono state adottate misure drastiche per fronteggiare l’emergenza. I sindaci con un’ordinanza hanno vietato lo sbarco sull’isola dei residenti in Lombardia e in Veneto, per i cittadini cinesi provenienti dalle aree dell’epidemia e per chi vi abbia soggiornato negli ultimi 14 giorni. Si tratta di un divieto di accesso solo temporaneo (in vigore fino al 9 Marzo).
Ad Ischia c’è un’unica struttura ospedaliera che serve l’intera isola. Sarebbe impossibile gestire un’emergenza simile. E’ questo il motivo che avrebbe spinto i sindaci di Ischia ad emettere l’ordinanza di divieto di sbarco. I sindaci hanno delegato alla Polizia Locale ed altre forze di polizia il compito di garantire l’attuazione dell’ordinanza antisbarco.
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Annullata ordinanza emessa dai Sindaci ischitani
È stata annullata dal prefetto di Napoli, Marco Valentini, l’ordinanza firmata da sei comuni di Ischia che prevedeva il divieto di sbarco sull’isola per i residenti in Lombardia e in Veneto, per i cittadini cinesi provenienti dall’aree dell’epidemia e per chi vi abbia soggiornato negli ultimi 14 giorni. Il prefetto ha sottolineato “i profili di illegittimita’ rilevati nell’ordinanza, ingiustificatamente restrittiva nei confronti di una vasta fascia della popolazione nazionale e non in linea con le misure sinora adottate dal Governo”.