Roma – Scavi metro Amba Aradam
Lo scavo in Viale Ipponio per la realizzazione della fermata della metropolitana Amba Aradam ha portato alla luce nuovi ed importanti resti archeologici risalenti al II secolo d.C.
Si tratterebbe di parte integrante di una caserma dei soldati imperiali scoperta già due anni fa ed in particolare di una splendida domus di un centurione e di un’area di servizio.
Il ritrovamento è avvenuto a 12 metri di profondità e ha temporaneamente imposto la sospensione dei lavori della fermata della metropolitana.
Mosaici, gioielli, armi ed amuleti
L’importante scoperta comprende un grosso edificio (circa 300 metri quadrati) con ben quattordici stanze, un cortile, centrale ed i resti di una fontana.
I pavimenti, tipici dell’epoca, sono composti da quadrati di marmo bianco ed ardesia, le pareti appaiono decorate con intonaci colorati o bianchi.
E ancora, mosaici con elementi geometrici ed una scena figurata con un satiro che lotta o danza con un amorino sotto una pergola di vite, oggetti di uso comune, gioielli, armi, amuleti – tutto incredibilmente in perfetto stato di conservazione.
Una delle stanze era addirittura munita di un interessante sistema di riscaldamento. Sotto il pavimento, infatti, sono state ritrovate pile di mattoni che andavano a formare un’intercapedine che doveva servire al passaggio dell’aria calda.
L’area di servizio annessa probabilmente, invece, serviva ad accogliere lo scarico di merci.
Una straordinaria stazione museo
L’incredibile ritrovamento ha chiaramente imposto la revisione del progetto di realizzazione della fermata della metropolitana dell’architetto Paolo Desideri.
Gli archeologici della soprintendenza, guidati da Francesco Prosperetti, prevedono di smontare l’intero sito archeologico per poi rimontarlo all’interno di quella che diventerà una vera e propria stazione museo.
Le parole del sovrintendente Francesco Prosperetti
Stiamo consolidando il sito per poterlo smontare e conservare alle temperature ideali in attesa di poter restituire questo luogo alla fruizione pubblica nelle stesse condizioni in cui lo abbiamo trovato, e su questo ho avuto assicurazioni dall’appaltatore e dal presidente Cantone