“Je nun capisc a vot che succer” – recita uno dei versi della celeberrima Tammurriata Nera di E. A. Mario (musica) ed Edoardo Nicolardi (testo). Ed è proprio così. Non riesco più a comprendere cosa stia accadendo negli ultimi tempi.
Grandi classici della letteratura mondiale edulcorati per non alterare la sensibilità dei lettori, in particolare quella dei giovani lettori. E allora via le parole “cattivi”, “grasso”, “nano”, ma anche aggettivi quali “orientale” e espressioni quali “nativi”.
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Una sensibilità talmente forte da confondere addirittura l’arte con la pornografia. Ha fatto il giro del mondo la notizia del licenziamento della professoressa Hope Carrasquilla che da 27 anni insegna Storia dell’Arte.
Da un anno la Carrasquilla era la preside della Tallahassee Classical School in Florida. “Era la preside” perché la stessa, dopo aver mostrato la statua del David di Michelangelo ai suoi studenti durante una lezione sull’arte del Rinascimento, è stata accusata dai genitori degli allievi di aver mostrato contenuti “pornografici”; pertanto, su decisione del Consiglio scolastico della scuola privata legata all’Hillsdale College, l’insegnante è stata licenziata (e/o costretta a dimettersi – la questione a tal proposito non è chiara, ma il risultato è il medesimo).
Il Comune di Firenze è intervenuto in merito e, a mezzo del primo cittadino, Dario Nardella, ha fatto sapere all’insegnante statunitense che non solo riceverà un premio da parte dell’Amministrazione Comunale, ma che sarà ospite a Firenze affinchè possa ammirare di persona la statua del David custodita nella Galleria dell’Accademia.
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, su Facebook: “Un’insegnante della Florida è stata costretta a licenziarsi per aver mostrato agli studenti le foto del David di Michelangelo. Scambiare l’arte per pornografia è semplicemente ridicolo. Inviterò personalmente l’insegnante a Firenze per darle un riconoscimento a nome della città. L’arte è civiltà e chi la insegna merita rispetto.”
Risentita anche Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia che custodisce il David di Michelangelo : “Nudità non corrisponde a pornografia. Il David è il simbolo del Rinascimento che mette al centro dell’attenzione l’uomo nella sua perfezione così come è stato creato da Dio”.
Scatenata la fantasia degli utenti dei social. Tante le vignette umoristiche nate nelle ultime ore così come le foto del David apparso vestito all’ultima moda: con gli slip, con i jeans e persino con giacca e t-shirt pronto a scattarsi un selfie.
