Decreto Covid: Nuove regole in vigore fino al 30 aprile, Pasqua esclusa, stop visite amici zona rossa.
Decreto Covid, le nuove regole
Italia solo zona rossa ed arancione. Nessuna zona gialla sino al 30 Aprile. E’ questa la nuova misura di contenimento prevista dal nuovo decreto legge del Governo. Il decreto però prevede anche una verifica a metà aprile; se la situazione epidemiologica dovesse essere tale da consentire una maggiore apertura, si potrà valutare la possibilità di tornare in fascia gialla e dunque procedere alla riapertura di alcune attività come bar e ristoranti. Questa la principale novità. Vediamo insieme tutte le altre a partire dalle festività pasquali ormai alle porte.
Pasqua in rosso, ma sì a visite a parenti ed amici
Dal 3 al 5 aprile, lo ricordiamo, tutta Italia sarà in zona rossa. Non si potrà circolare neanche all’interno del proprio comune, ma è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi in ambito regionale in massimo due persone più i minori di 14 anni conviventi per andare a trovare parenti o amici. E’ inoltre sempre possibile svolgere attività motoria, ma solo in prossimità della propria abitazione, e attività sportiva all’aperto in forma individuale.
Scuola, si torna in classe
Stop alla Dad anche nelle zone rosse. Dopo le festività pasquali, si tornerà a scuola, in presenza, anche nelle zone rosse, ma solo fino alla prima media, mentre nelle zone arancioni torneranno in classe anche gli alunni della seconda e della terza media e quelli delle superiori, ma al 50%. I presidenti di Regione, a differenza di quanto è stato fino ad oggi, non potranno emanare ordinanze più restrittive per chiudere le scuole.
Decreto Covid: Spostamenti e coprifuoco
Restano vietati gli spostamenti tra le Regioni, a meno che non si abbia una seconda casa. La mobilità è consentita solo per motivi di lavoro, salute e necessità. Sarà sempre possibile rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Nelle zone rosse non sarà consentito andare a trovare parenti (come invece sarà permesso nel weekend di Pasqua). Le visite, sempre una sola volta al giorno e sempre in non più di due persone, saranno invece consentite in zona arancione, all’interno del comune di residenza.
Sarà sempre possibile raggiungere le seconde case, anche in zona rossa, a patto che non ci siano ordinanze dei presidenti di Regione che impongono regole più restrittive. E’ il caso ad esempio di Campania, Puglia e Liguria, che hanno posto per Pasqua il divieto non solo per i non residenti, ma anche per i residenti. L’accesso alle seconde case per i non residenti è vietato in Valle d’Aosta, Alto Adige, Trentino, Toscana, Sardegna. In Sicilia si entra solo con tampone negativo effettuato 48 ore prima dell’arrivo.
Confermato il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 5. Anche in questo caso, il divieto non vale in caso di lavoro, salute o necessità.
L’ordinanza del ministro della Salute Speranza (valida fino al 6 aprile) prevede che tutti coloro che abbiano soggiornato o transitato nei 14 giorni antecedenti all’ingresso in Italia in uno o più Stati e territori dell’Ue siano obbligati a sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e ad un periodo di 5 giorni di quarantena.
Bar, ristoranti, palestre, cinema, teatri e musei
Restano chiusi bar e ristoranti. Possibile solo l’asporto, fino alle 18, e la consegna a domicilio (per i ristoranti) fino alle 22. Niente aperture fino al 30 aprile per palestre, cinema, teatri e musei. Se la verifica di metà mese darà esito positivo (possibilità di entrare in fascia gialla), si potrà valutare la riapertura di cinema, teatri e musei.
Decreto Covid: Obbligo di vaccinazione per sanitari e farmacisti
Medici, infermieri, operatori sociosanitari, farmacisti, dipendenti anche amministrativi di Rsa e studi privati dovranno obbligatoriamente vaccinarsi. Per chi si rifiuta è prevista la sospensione dello stipendio. La sospensione durerà al massimo sino al 31 dicembre del 2021. Previsto anche lo ‘scudo penale’ per i somministratori che seguono le regole, limitando la punibilità ai soli casi di colpa grave.
Concorsi pubblici
Sbloccati tutti i concorsi nella Pubblica Amministrazione. Le prove su base regionale e provinciale si svolgeranno in presenza, dove possibile, in spazi aperti. Dal 3 maggio è consentito lo svolgimento delle procedure selettive in presenza dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni.