Seenbe Norimaki, meglio conosciuto come Dr.Slump (traducibile come catastrofe, crollo), è un inventore di 28 anni.
Scapolo, amante delle donne e incredibilmente svampito è, però, a modo suo, geniale.Tanto da aver costruito una bambina robot, Arale, indistinguibile da una bambina vera, tanto da essere miope.
Spacciatala per la sua sorellina tredicenne, Norimaki decide di iscriverla a scuola.
Tuttavia l’estrema ingenuità di Arale, unita alla sua straordinaria forza fisica (inserita dal dottore per un errore di distrazione), saranno una perenne fonte di guai per Slump e per tutto il Villaggio.
Non solo Dragon Ball
Creato nel 1980 dal purtroppo compianto Akira Toriyama, scomparso il primo Marzo, Dr.Slump. (in Italia conosciuta come Dr.
Slump e Arale) è stata, come le altre opere del mangaka, quasi del tutto cancellata dal successo del suo manga più famoso, ovvero Dragon Ball.Lo stile di Toriyama, molto parodistico e caratterizzato dall’uso di forme rotonde quasi per ogni disegno (tratto che ha reso le sue opere immediatamente riconoscibili), è perfetto per una storia come Dr.
Slump.Il dottore, a volte più svampito ed ingenuo della sua creazione, spesso, per rimediare agli errori di Arale, né combina di peggiori.
Lo stile comico però non impedisce al creatore di Goku e Dragon Ball di inserire riferimenti alla fantascienza (Star Trek, Godzilla, Alien) nonché doppi sensi ed allusioni sessuali.Niente di troppo esplicito ma, in uno stile molto personale, non troppo per bambini, anzi più per adolescenti.
Il Successo di Slump e Arale
Nonostante Dragon Ball, Slump e Arale ha avuto comunque un ottimo e meritato successo.
Tanto da avere ben due trasposizioni anime (nel 1981 e vent’anni dopo, ovvero nel 2001) entrambe arrivate in Italia, oltre che diversi videogiochi ed anche alcuni film per la televisione.Inoltre, tipico per Toriyama, dei veri e propri cross over con tutti i suoi personaggi.
Arale fa una comparsata in un paio di episodi di Dragon Ball, lo stesso Goku viene evocato dal Dr.Slump nel mondo Arale, oltre a svariati personaggi di altre opere di Toriyama, prese anche da alcuni videogiochi.
Il manga in Italia però, complice l’assenza di una trama lineare vera e propria (i capitoli spesso sono autoconclusivi o, al massimo, collegati a piccoli gruppi) le storie vennero rimescolate dalla Star Comics, oltre a censurare diverse allusioni e riferimenti alla cultura giapponese.