La guerra in Ucraina preoccupa il governo italiano anche per le conseguenze sull’economia europea e il presidente del consiglio non lo nasconde minimamente.
Si pensa ad una drastica semplificazione delle regole sui nuovi impianti alimentati da fonti rinnovabili, con lo sblocco di sei parchi eolici in Puglia, Basilicata e Sardegna, che dovrebbero assicurare all’Italia una potenza superiore ai 400 megawatt. Inoltre per Draghi devono essere assolutamente realizzati due rigassificatori galleggianti nei prossimi mesi e servono immediatamente misure straordinarie per normalizzare il prezzo del gas.
Caro carburante e bollette luce e gas
A questo proposito il governo intende calmierare le bollette della luce e del gas, aggiungendo all’azzeramento degli oneri di sistema anche tetti al prezzo del Kilowattora e del metro cubo di gas.
Per quanto riguarda il caro carburante, che in particolare nelle isole è arrivato a costare al litro un valore superiore alle vecchie 5000 lire, il governo potrebbe introdurre la sterilizzazione dell’Iva sui rincari e il taglio delle accise, anche per dare una risposta agli scioperi annunciati dagli autotrasportatori.
Ci dovrebbe essere anche un risparmio dell’illuminazione pubblica su tutto il territorio nazionale e il taglio di due gradi della temperatura massima consentita dal riscaldamento.
Energy recovery fund
Il ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli chiede un Energy recovery fund finanziato col debito comune europeo, per fare fronte alla carenza di materie prime e l’introduzione di dazi o di autorizzazioni all’esportazione per le imprese. In particolare le misure devono applicarsi ad alcuni prodotti dell’agricoltura e al ferro e ai suoi rottami, ma anche ai vari nichel, rame, argilla e fertilizzanti. Il governo italiano chiede anche all’Unione Europea la sospensione dell’obbligo di non coltivare almeno il 5 per cento delle superfici.
Per evitare un nuovo scostamento di bilancio, grave in questo difficile periodo che invece avrebbe dovuto rappresentante la ripresa dopo la pandemia, nel settore delle costruzioni in particolare sono necessarie misure per calmierare i prezzi e l’introduzione di nuovi eurobond, mentre è necessario che anche tutti i cittadini debbano adottare tutti gli sforzi possibili per evitare gli sprechi energetici.
Risparmio energetico: Ognuno faccia la sua parte
Ecco quindi che il consiglio dei ministri sollecita ai cittadini gli accorgimenti per spegnere ogni cosa possa assorbire inutilmente energia, tenere le spie spente degli schermi e degli altri elettrodomestici, disattivare lo screensaver dei computer e ricaricare le batterie di cellulari e altri apparecchi solo quando è veramente indispensabile, evitando di tenere cavi, connettori e caricatori attaccati alle prese.
Inoltre fare uso di ciabatta per non ricordarsi delle singole prese pure aiuta a risparmiare energia e allo stesso modo è consigliato caldamente ricorrere all’utilizzo nelle case e negli uffici pubblici della tecnologia Led, il cui costo maggiore in sede d’acquisto sarà ammortizzato dalla durata maggiore e dal minore consumo dell’elettricità.
Sono utili anche gli infissi a risparmio energetico perché riducono le spese per il riscaldamento, e bisogna trovare rimedio ai malfunzionamenti di termosifoni, caldaie e lavatrici. A questo proposito anche per asciugatrici, lavastoviglie, frigoriferi e altri elettrodomestici è assolutamente consigliabile utilizzare i programmi Eco e le fasce orarie indicate dai manuali d’istruzione per l’uso al fine di garantire alle famiglie il maggior risparmio energetico possibile in questi tempi difficili dove in Ucraina, sono costretti a vivere e combattere in diversi luoghi senza poter utilizzare l’energia elettrica.
Il ruolo dell’Italia
In attesa che la diplomazia internazionale faccia gli sforzi necessari per raggiungere la pace nel conflitto tra Russia in Ucraina, gli stati si preparano a fronteggiare i disagi economici, ma è evidente che anche dall’Italia ci si aspetta un ruolo maggiore, che quello di semplice difensore della propria sopravvivenza energetica, oltre che di soccorritore del popolo aggredito.
Per questo il lavoro del ministro degli esteri, Luigi Di Maio, è aumentato notevolmente in questi giorni, portandolo ad accantonare le questioni interne del movimento 5 stelle, ancora alle prese con le decisioni dei tribunali, che hanno depotenziato notevolmente il ruolo del suo avversario Giuseppe Conte, atteso ad un nuova votazione di tutti gli iscritti per diventare presidente dei 5 stelle in ottemperanza alle regole dello statuto.
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