Grave lutto nel mondo del cinema. Si è spento, all’età di 86 anni a Bergamo, il regista Ermano Olmi. Il maestro di cinema soffriva da tempo di una grave malattia, ed era stato ricoverato d’urgenza venerdì scorso nell’ospedale di Asiago. I funerali di Ermanno Olmi si svolgeranno in forma strettamente privata, come desiderava, circondato dagli affetti più cari della moglie Loredana e dei figli Elisabetta, Fabio ed Andrea.
Ermano Olmi: biografia
Ermanno Olmi è nato a Bergamo il 24 luglio 1931. Dopodiché ha deciso di trasferirsi a Milano per seguire i corsi di recitazione dell’Accademia di Arte Drammatica. Nel 1959 il registra debutta sul grande schermo con il lungometraggio Il tempo si è fermato, storia imperniata sull’amicizia fra uno studente e il guardiano di una diga e ambientato nell’isolamento e nella solitudine dell’alta montagna. Lo ricordiamo attraverso i suoi film: Il Posto (1961), L’Albero degli Zoccoli (Vincitore del Festival di Cannes nel 1978 e primo film in dialetto bergamasco), La leggenda del santo Bevitore (1988), Il segreto del Bosco Vecchio (1993). Colpito da una malattia invalidante, e da conseguente depressione, il regista resta lontano dal set per un lungo periodo. Nel 2007 esce Centochiodi, che Olmi annuncia come il suo ultimo film di finzione, proseguendo a dedicarsi solo ai documentari. In realtà dirigerà ancora storie di fiction, col Villaggio di cartone e col dolente, bellissimo Torneranno i prati (2014), ambientato nelle trincee dell’altopiano di Asiago durante la prima guerra mondiale.
Ermano Olmi e il ricordo di personaggi pubblici
Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni lo ricorda così: “Con Ermanno Olmi perdiamo un maestro del cinema e un grande esempio di cultura e di vita. Il suo sguardo incantato ci ha raccontato e fatto capire le radici del nostro paese”. Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori lo ricorda come “figlio illustre” che ha “splendidamente raccontato le radici contadine, i valori e la dignità”. Per il presidente della Provincia Matteo Rossi “Olmi ci ha ricordato sempre che le persone vengono prima di ogni egoismo e di ogni forma di profitto”. E poi Maurizio Martina, reggente del Partito Democratico, scrive su Twitter: “Viene prima la dignità delle persone, poi c’è il mercato. Addio Maestro. E grazie dell’amicizia e dell’umanità”.
"Viene prima la dignità delle persone, poi c'è il mercato". Addio Maestro. E grazie dell'amicizia e dell'umanità #ErmannoOlmi
— Maurizio Martina (@maumartina) May 7, 2018
Con #ErmannoOlmi perdiamo un maestro del cinema e un grande esempio di cultura e di vita. Il suo sguardo incantato ci ha raccontato e fatto capire le radici del nostro paese
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) May 7, 2018