Shiki Grandbell è un orfano cresciuto da macchine senzienti sul pianeta Grandbell, un parco divertimenti in rovina. Il ragazzo è particolarmente affezionato al Re Demone Ziggy, tanto da chiamarlo “nonno”. Shiki non ha mai interagito con esseri umani e, complice il passare del tempo, Ziggy e altre macchine si sono spente per sempre, difatto morendo.
Un giorno una giovane ragazza, Rebecca, atterra sul pianeta in compagnia del suo gatto robotico, Happy. I due fanno rapidamente amicizia e, complice un piano dei robot superstiti, fuggono dal pianeta. Shiki, del tutto ignaro del mondo esterno, decide di mettersi alla ricerca di Mother, un essere che si dice possa esaudire qualunque desiderio.
Post Fairy Tail
Hiro Mashima, il 31 Dicembre 2017, qualche mese dopo la conclusione del suo manga precedente, ovvero Fairy Tail, annunciò con un Twitter che presto avrebbe iniziato a lavorare su una nuova serie. Il 31 Maggio 2018 arrivò l’annuncio con il titolo, inizialmente provvisorio, Eden’s Zero.
Come molti mangaka, anche Hiro Mashima possiede un tratto estremamente personale e riconoscibile migliorato nel tempo. Se il design delle sue opere iniziali (Rave) era simile a One Piece (complice il fatto di aver lavorato come assistente di Eichiiro Oda), con il tempo è diventato molto riconoscibile.
Edens Zero porta con sè alcuni tratti tipici del genere Shonen: adolescenti per protagonisti, combattimenti continui che indicano la crescita anche interiore, situazioni sopra le righe e buoni sentimenti.
ma, a differenza di Fairy Tail (che era molto più caciarone del normale) in Edens Zero si percepisce un’ambientazione abbastanza cupa. Non parliamo di Berserk o Claymore ovviamente ma, quasi come contraltare alla “luce” dei protagonisti, nell’universo narrativo di Edenz Zero è presente “un’oscurità” non semplicemente di fondo.
Criminali che, di fatto, si sostituiscono alla legge, un essere che divora il tempo sui pianeti e un’Impero galattico con molte ombre e poche luci.
Un mix originale
Edens Zero è un’interessante mix di fantasy e fantascienza.
Shiki, Rebecca e molti altri personaggi sono in possesso di un’energia chiamata Ether che, di fatto, funziona come i potere magico di Fairy Tail. Sono presenti anche razze simili ad elfi, nani eccetera con astronavi con un design simile a Star Wars.
Inoltre il rischio di “cadere preda delle tenebre” che porta l’eccessivo utilizzo del potere di Shiki ricorda molto il concetto di “Lato Oscuro” dei cavalieri Jedi della saga di George Lucas. Il mix non è originale ma, tutto sommato, funziona. Come molte opere di Mashima, non si raggiunge il capolavoro ma rimane comunque godibile.
Inoltre sono presenti moltissimi riferimenti a Fairy Tail. Molti personaggi sono stati, di fatto, ripresi e inseriti in Edens Zero, sia come aspetto che come nomi, in qualche caso anche nel comportamento. E, come in tutti i manga di Mashima, è presente il cane magico Plue, anche se qui compare solo in poche vignette.
Il titolo
Il titolo provvisorio era riferito al nave di Ziggy, poi ereditata da Shiki. Ma ai lettori che lessero le anteprime piacque così tanto che Mashima, dopo qualche tentennamento, si limitò ad eliminare il genitivo sassone lasciando il titolo finale.
Dal manga è stato tratto un anime, al momento di due stagione, presente su Netflix (prima stagione) e su Amazon Prime (seconda stagione) di venticinque episodi ognuna con una terza in arrivo