Il 31 ottobre è la Giornata Nazionale del Trekking Urbano. In tutta Italia, ogni anno, vengono organizzati interessanti tour per consentire la riscoperta di angoli della propria città (e non solo della propria città) dei quali si ignorano la storia ed il valore.Si tratta di una proposta di turismo lento che consiste in percorsi a piedi adatti a tutti.
Il tema scelto per la ventesima edizione della Giornata Nazionale del Trekking Urbano è “Trekking a colori: pratiche di sostenibilità attraversi i secoli. A tutti partecipanti è stata data in dono una speciale matita da disegno; speciale perchè, dopo il suo normale utilizzo, la matita potrà essere piantata e dar vita ad una nuova pianta.
Ercolano, una città che sorprende: storia, arte, cultura e tradizioni in poco meno di 2 km
Anche la città di Ercolano da anni aderisce all’iniziativa della Giornata del Trekking Urbano.Ieri mattina dalla Basilica di Santa Maria a Pugliano, è partito un nutrito gruppo di visitatori per un percorso di 1,7 km alla riscoperta dei luoghi considerati “il cuore di Ercolano”.
Prima tappa la Basilica di Santa Maria a Pugliano, la più antica chiesa della città e probabilmente dell’intera area vesuviana.
Fonti sicure documentano, infatti, l’esistenza e la notorietà della chiesa almeno a partire dal secolo XI.L’aspetto attuale della basilica risale al 500-600.
Della facciata originaria resta solo il campanile.
Si potrebbe parlare per ore della Basilica di Santa Maria a Pugliano perchè, a livello artistico, è sicuramente una delle chiese vesuviane maggiormente adornate.Di pregevole fattura le acquasantiere d’epoca romana, la statua della Madonna, il Crocifisso, la fonte battesimale, il busto di San Gennaro, l’altare del Cinquecento e le diverse opere pittoriche.
Durante il tour di ieri mattina, ci si è soffermati in particolare sull’altare con la tela di Santa Veneranda (sec.XVII).
Sulla tela, infatti, ai piedi della santa si trovano due simboli: a sinistra il porticato a tre archi dei « Colli Mozzi » che un tempo si trovava nel largo oggi denominato Piazza Fontana; a destra una sirena, ovvero lo stemma della città di Resina (il comune di Ercolano, lo ricordiamo, fino al 1969 si chiamava Resina e probabilmente “Resina” costituiva l’anagramma della parola “sirena”).
Ercolano, il mercato di Pugliano
Uscendo dalla Basilica di Santa Maria a Pugliano ci si ritrova nel famoso mercato di Pugliano o “mercato delle pezze americane” dove abiti e tessuti usati venivano venduti in un modo piuttosto insolito, ovvero esponendoli direttamente sul suolo dopo aver aperto le cosidette “balle”.Le origini di tale mercato dell’usato risalgono alla fine della seconda guerra mondiale quando ai soldati americani sbarcati sul territorio, venivano trafugate dalla popolazione locale che pativa la miseria, le divise militari trasportate sui convogli.Fu in quegli anni che apparvero sul nostro territorio per la prima volta i jeans.
Proprio con i jeans (circa 500) è stata, di recente, realizzata un’installazione sul ponteggio che ingloba Palazzo Capracotta da circa 30 anni oramai.L’installazione rappresenta una vera e propria denuncia volta a sensibilizzare le istituzioni circa il recupero di Palazzo Capracotta (villa che risale al 600) ed il rilancio dello storico mercato di Pugliano quale luogo di grande interesse turistico.
Il mercato del vintage, oltre a rappresentare un pezzo di storia della città, è il luogo dei grandi affari.
Oggi però i capi non vengono più lasciati a terra, ma esposti come in tutti gli altri mercati: sui banchi e sulle grucce.
Altra interessante tappa.Una vera e proporia scoperta per me: la Villa Comunale di Ercolano, il giardino di Palazzo Passaro, divenuto poi sede del Palazzo Municipale.
Il giardino conserva diverse piante secolari ed è abbellito da una grande fontana circolare e da alcune statue, tra le quali anche quella di un soldato dell’Esercito di Terracotta donata al Comune dal Governo cinese nel 2016.
Ultime due tappe: Piazza Colonna dove sono situate le statue delle danzatrici di Ercolano.Si tratta in realtà solo di copie.
Quelle originali, rinvenute a Villa dei Papiri, sono esposte al MANN; e l’ingresso del Parco Archeologico degli Scavi di Ercolano dal quale è possibile ammirare dall’alto i resti della città antica seppellita durante l’eruzione del Vesuvio del 79.
Un doveroso riconoscimento e ringraziamento va alle guide che con garbo e professionalità hanno reso perfetta la mattinata.