Esselunga, la pesca della discordia (video). Voi cosa ne pensate?


Da ore si discute del nuovo spot pubblicitario della Esselunga. Il cortometraggio ha generato un vero e proprio dibattito. Alla radio, sui giornali, sui social, per strada. Ovunque si parla di questo spot che ha per protagonista una bambina. C’è chi lo trova “bello e toccante” come la premier Giorgia Meloni e chi, invece, ritiene che il messaggio lanciato dallo spot susciti sofferenze in chi vive una condizione simile.

Ma veniamo al dunque. Nello spot una bambina è al supermercato con la mamma. Un attimo di distrazione e la bambina sparisce. La mamma la ritrova poco dopo nel reparto ortofrutticolo che maneggia una pesca. Capisce che la piccola desidera una pesca e gliela compra.

Le immagini poi scorrono. La piccola è malinconica in auto, ma poi a casa ride e gioca con la mamma. Ad un certo punto si sente bussare il citofono. E’ il papà che viene a prendere la piccola.

E’ a quel punto che lo spettatore capisce che i genitori della bambina sono separati. La piccola raggiunge allegra il padre e sale in macchina dove offre al papà la pesca acquistata poco prima al supermercato dicendo “Questa te la manda la mamma”.

Il padre non se la beve, ma dice alla piccola che a lui piacciono molto le pesche e che più tardi chiamerà la mamma per ringraziarla. Quella risposta rincuora la piccola che sente di aver compiuto bene la sua missione.

Spot della Esselunga, una miriade di reazioni e commenti

Il cortometraggio della durata di circa 2 minuti ha diviso la platea.

Da una parte

  • c’è chi sostiene che lo spot rappresenti uno spaccato di vita che oggi molte persone vivono e che quindi sia naturale trasmettere un modello di famiglia simile;
  • chi vede nel sorriso del padre il modo giusto di affrontare una separazione ossia con consapevolezza e rispetto;
  • chi coglie l’opportunità di scorgere un punto di vista che spesso non viene preso troppo in considerazione, quello dei bambini.

Dall’altra, invece

  • c’è chi sostiene che solo chi effettivamente vive la condizione di separato può capire realmente il disagio che provoca il messaggio lanciato da quello spot, la sofferenza che vivono tutti i protagonisti di una separazione, siano essi grandi o piccini;
  • c’è chi sottolinea il fatto che non tocca ai bambini “sistemare le cose”;
  • c’è chi sostiene che l’operazione punti a contrastare il divorzio a favore della famiglia tradizionale.

Una cosa comunque è certa. L’operazione, in termini di marketing, è stata sicuramente un successo. Tutti si sono accorti dello spot andato in onda ieri sera, dopo il telegiornale. E chi non lo ha visto ieri sera, è andato a cercarlo questa mattina sul web incuriosito dalla  miriade di reazioni e commenti letti sui social.

E voi? Cosa ne pensate?

 

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