Adozione a distanza: ecco il significato


Il 20 novembre è la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, un giorno simbolicamente dedicato ai bambini bisognosi

E’ chiaro che bisogna ricordarsi dei bambini e dei loro sacrosanti diritti solo il 20 novembre, ma è comuqnue un’occasione gradita per poter riportare alla ribalta un problema molto serio e molto triste dei paesi più poveri al mondo. Si trata dei diritti negati ai bambini, si va dalla scuola negata, ai matrimoni precoci, alle violenze gratuite. In taluni casi anche i servizi minimi sono negati, come ad esempio il diritto al gioco. Sì, perchè quando c’è la fame il fabbisogno urgente da realizzare è proprio quello di mangiare e sopravvivere, che è una cosa diversa dal vivere.

Il concetto di sopravvivenza

Sopravvivere significa uscire di casa, il più delle volte un rifugio o comunque niente di minimamente avvicinabile alle nostre case, e pensare a sfamarsi o a produrre denaro, in ogni modo immaginabile, per contribuire ai minimi bisogni di vita.

L’adozione a distanza

Senza scuola, senza cultura in particolare il futuro dei paesi più poveri non ha senso e la situazione può solo che peggiorare. Ecco allora che esiste uno strumento come l’adozione a distanza che può abbattere realisticamente alcune barrirere tra i paesi poveri e quelli più ricchi.

Attraverso l’adozione a distanza si contribuisce economicamente a sostenere alcuni diritti dei bambini, come l’alimentazione, l’istruzione e soprattutto, mi piace sottolineare, il diritto al gioco.

Il diritto al gioco

Ogni bambino al mondo, di qualsivoglia colore, nazione, ha il sacrosanto diritto al gioco. Crescere giocando significa vivere gli anni che si hanno nel modo giusto, con la serenità di pensare solo alle attività ludiche. Ogni paese, anche uno industrializzato e sviluppato, ha le proprie difficoltà, ma garantire la serenità dei bambini di oggi e degli adulti del futuro, dovrebbe essere un’attività quotidiana, di tutti, proprio per garantire il futuro. L’esempio e l’educazione ricevuta da piccoli sarà quello che un adulto potrà restituire ai più piccoli domani. S doniamo violenza e abbandono, riceveremo esattamente questo in cambio. Se doniamo ai piccini, serenità e buoni esempi, probabilmente sarà quello che loro daranno ai loro figli in futuro.

Come aiutare un bambino a distanza?

Come anticipato, in capo all’articolo, non bisogna adoperarsi solo intorno al 20 novembre in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ma è importante essere costanti nel tempo ed essere costruttivi per il futuro dei bambini e dei ragazzi. Attraverso l’adozione a distanza, si partecipa con pochi euro mensili e secondo la disponibilità di ogni tasca, all’istruzione, alla salvaguardia di diritti importanti, come evitare rapimenti e matrimoni precoci o la violenza sulle donne, che in alcuni paesi è un diritto del maschio.

Le vignette di Actionaid

Actionaid è un’organizzazione internazionale indipendente che ha 150.000 sostenitori nel mondo e con essi oggi aiuta 170mila bambini in difficoltà nei paesi più poveri. L’associazione, molto attiva, ha realizzato quattro vignette sui diritti dei bambini, per  aiutare a comprendere, con un’ironia molto pungente, quello che accade ogni giorno ad un bambino in difficoltà.

Buona visione e buona lettura! 

Per visionare le vignette dedicate alla Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è possibile consultare il sito ActionAid Italia.

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