Gli operai della Fincantieri di Castellammare di Stabia chiedono, uniti, la CIGS, a fronte dell’emergenza Coronavirus.
Non è facile rispettare le distanze in un cantiere e nonostante le premure dell’abbigliamento degli operai ed i loro atteggiamenti per evitare i contatti, la situazione è delicata e spaventa gli operai.
Mentre, oggi 13 marzo, è atteso il Decreto del MEF, il Ministero dell’Economia e Finanze, in cui si attendono interventi importanti per l’economia del Paese, ieri (12 marzo 2020, ndr), un comunicato, a firma RSU FIM FIOM FAILMS della Fincantieri di Castellammare di Stabia (vedi immagine sotto), chiedeva un intervento energico per fermare la produzione in questo momento eccezionale.
A tal proposito, abbiamo intercettato Vincenzo Vicedomini, delegato RSU FIM Castellammare di Stabia, che ci dichiara:“Lo Stato deve bloccare le fabbriche accingendo alla CIGS. Per fermare l’avanzata del Covid-19, c’è un’unica soluzione, ossia restare a casa. Solo restando a casa è possibile evitare i contagi.”
Continua, poi, affermando che “Nonostante tutti gli sforzi messi in campo dall’azienda, con misure adeguate, è difficile evitare contagi. Il numero di dipendenti che circola all’interno dei cantieri di Castellammare di Stabia, tra diretti ed indotto, è di circa 1000 unità al giorno.”