La notizia è di quelle che fa saltare sulla sedia. Così quando viene annunciato che la Banca centrale svizzera ha deciso di sganciare il franco svizzero dall’euro nell’ambiente del forex e su tutti i principali mercati finanziari comincia il delirio. Le piazze europee dapprima sono prede della volatilità per poi chiudere in forte rialzo una giornata molto importante.
Il franco svizzero, infatti, era legato al cambio di 1,20 con l’euro ma adesso che la moneta unica si è indebolita la banca svizzera ha deciso di svincolarla e di lasciare che sia il mercato del forex a determinare il valore delle monete.
Questo significa che non sono previste misure di intervento, come avveniva in passato, per mantenere il rapporto tra le 2 monete stabile. Vista l’importanza della Svizzera, per i mille motivi che sappiamo, la notizia ha generato una certa euforia generando ottime opportunità di speculazione sui mercati finanziari.
Chiunque fosse provvisto di una piattaforma trading forex ha potuto puntare su un rialzo del franco a danno di un euro sempre più debole. Ma attenzione, la debolezza dell’euro è frutto, anche, di una volontà ben precisa della BCE di deprezzare la moneta unica per limitare i danni che una possibile, violenta, deflazione causerebbe sulle economie già provate dei paesi membri.
E intanto le voci di un possibile quantitative easing, che dovrebbe essere deciso il 22 Gennaio nel board della BCE, sembrano sempre più credibili. Draghi, d’altronde, lo ha ripetuto più volte: “Il quantitative easing è un’arma importante a disposizione della Banca Centrale Europea per combattere la crisi“. Inutile dire che i mercati si aspettano una decisione di questo tipo quindi occhi puntati su ciò che avverrà perchè qualora non venisse annunciato si darebbe vita ad una serie di ribassi molto importanti.
Sul forex, invece, sempre occhi puntati sul cambio franco euro e euro dollaro con la moneta unica che dovrebbe continuare il suo progressivo indebolimento. Occhio anche al prezzo del greggio che dovrebbe mantenersi su questi valori ancora a lungo in seguito alle parole spese dai vertici dell’Opec che si sono detti contrari a tagliare la produzione di greggio.
Nel caso, improbabile, di eventuali rialzi del prezzo del petrolio sul forex si aprirebbero scenari interessanti per il rublo russo che negli ultimi 6-8 mesi ha perso gran parte del suo valore proprio a causa del trend del petrolio. Proprio la correlazione tra questi elementi è l’aspetto fondamentale per determinare le opportunità di investimento su un mercato difficile e competitivo come quello del forex.