I leader dei nuovi partiti di governo della Germania hanno annunciato poche ore fa di aver trovato un “accordo formale” per legalizzare la marijuana e promuovere più ampie misure di “riduzione e mitigazione dei danni” in seno alle politiche sulla lotta alle tossicodipendenze, il cui iter di approvazione parlamentare avrà inizio quando i componenti della nuova coalizione assumeranno formalmente il controllo dell’indirizzo di governo.
La notizia di un accordo provvisorio sulla cannabis era, in realtà, già stata informalmente data la settimana scorsa, ma ora c’è addirittura la conferma ufficiale da parte dei portavoce del futuro governo.
“Stiamo introducendo una previsione per la fornitura “controllata” di cannabis agli adulti, finalizzata al consumo in negozi autorizzati“, hanno riferito i partiti di maggioranza all’interno di un “sommario” riepilogativo contenente la roadmap per le future politiche, lungo circa 118 pagine. “Si tratta di un passo fondamentale per quanto attiene il controllo della qualità della materia prima, specialmente nell’ottica di assicurare ai consumatori tedeschi il consumo di sostanze non contaminate, con un occhio particolare alla protezione dei minori“.
Oltre alla legalizzazione della cannabis, la cosiddetta “coalizione del semaforo”, come è stata già rinominata dai media tedeschi a causa delle tante anime che la compongono, promuoverà anche altre riforme della politica in materia di prevenzione, come l’istituzione di servizi di “controllo delle droghe”, degli hotspot governativi dove le persone potranno far testare le droghe, anche quelle illegali, in loro possesso per assicurarsi che non siano contaminate da sostanze nocive ed indesiderate, senza paura di affrontare sanzioni penali.
La coalizione di governo – composta dal Partito Socialdemocratico della Germania (SPD), il Partito Democratico Libero (FDP) e i Verdi – ha aggiunto che la riforma limiterà la pubblicità per la marijuana, l’alcol e i prodotti del tabacco all’interno del mercato tedesco. “Quando si parla di prevenzione dai rischi dell’alcol e della nicotina, la strada maestra deve necessariamente essere quella diretta ad una maggiore educazione, con particolare attenzione alla tutela dei bambini, agli adolescenti e alle donne incinte. Stiamo inasprendo i regolamenti in materia di marketing e di pubblicizzazione di alcool, nicotina e cannabis, monitorando con attenzione ed in maniera costante le nuove scoperte scientifiche, utilizzate per “allineare” ed innovare le misure di protezione“.
Sebbene molti appartenenti al futuro governo si siano affrettati a sottolineare che l’obiettivo della legalizzazione della marijuana non è quello di aumentare le entrate fiscali per il paese, la FDP si è lasciata “scappare” nel suo manifesto elettorale che tassare la cannabis come già avviene per il tabacco potrebbe generare 1 miliardo di euro di gettito addizionale all’anno per le casse tedesche.
Questa riforma è stata a lungo attesa in Germania: già nel 2017 i membri dell’Unione cristiano-democratica e dell’Unione cristiano-sociale avevano avviato una serie di trattative con i liberal – democratici e i verdi per proporre la legalizzazione.
Insomma, un altro paese dell’Unione Europea si è mosso per legalizzare le droghe leggere e per introdurre un approccio più moderno e “science – based” nelle sue strategie di Governo.
Chissà che la prossima della lista non sia proprio l’Italia, grazie al recentissimo referendum sulla legalizzazione proposto da alcune associazioni di volontari, la cui raccolta firme ha sfondato, secondo alcune stime, la soglia delle 500.000 unità, e che promette di monopolizzare il dibattito pubblico del Belpaese per i prossimi anni.