Gianfranco Gallo ci racconta Giuseppe Avitabile, Gomorra ed i Milionari


Oggi per le interviste di Magazine Pragma, abbiamo raggiunto in esclusiva l’attore Gianfranco Gallo, popolare personaggio della serie di Gomorra e del meraviglioso film i “Milionari”. Il Don Carmine o se preferite Giuseppe Avitabile del cinema, ci racconta alcune chicche per i nostri lettori:

Lei ha fatto Cinema e tanto teatro. Un attore bravo a 360 gradi. Ma e’
piu’ fare essere un attore Teatrale oppure Cinematografico?

Un attore moderno dovrebbe saper fare sia il Teatro che il Cinema e la tv. Siamo preparati per questo, sono forme di recitazione diverse ma partono tutte dalle stesse basi. Nel Teatro sono fondamentali la voce ed il corpo, nel Cinema e la TV invece il pensiero e gli occhi sono quel che fa la differenza, poi c’è bisogno sempre di una cosa imprescindibile che si chiama talento.

La stiamo ammirando da qualche tempo per il personaggio di Giuseppe Avitabile,
in Gomorra. Chi e’ Giuseppe Avitabile, come si puo’ raccontare questo personaggio?

E’ una criminale che crede nel Dio denaro,però in questo caso agisce nei confronti di Genny non per soldi ma per motivi ben più complicati e reconditi. La mia interpretazione del personaggio è tutta nell’offesa che gli viene fatta, Genny non gli ruba solo il denaro o il potere, gli porta via la sua vita rappresentata da sua figlia Azzurra. Da qui sono partito per renderlo umano.

 

Ma e’ vero che lei ha seguito poco la prima serie di Gomorra, poi che cosa e’successo?

L’ho seguita poco perché lavoravo in Teatro ma sapevo che era una serie al top, quando mi chiamarono per un incontro fui felicissimo.

 Molti dicono che questa serie sia diseducativa per tanti giovani, cosa si sente di
rispondere a queste critiche?

Come ho scritto su un mio post di Facebook: “In tutta la grande letteratura, in ogni capolavoro drammaturgico esiste, come base, un contrasto. Quello rende tutto coeso e interessante, lo schierarsi è d’obbligo. L’ identificazione è sempre presente, ma è un problema superficiale nelle serie di genere Drama . Se uno si identifica in Genny ed è una persona normale (?) al limite si farà i capelli come lui ed andrà a lavorare, se invece è già un criminale sparerà a qualcuno col taglio alla Savastano ma non credo che per la vittima cambi molto.

 In Gomorra ci sono tanti bravi attori, con chi ha legato di piu’ ?

Con Ivana Lotito (Azzurra mia figlia) e Luigi Pisani (il mio braccio destro Tommaso Natale) . Con tutta la troupe ho avuto un bel rapporto, dai registi Francesca Comencini e Claudio Cupellini a tutti gli altri.

Altra magistrale interpretazione e’ stato il ruolo di “Don Carmine”
nei Milionari. Un film di successo. Un domani potrebbe diventare una serie tv
questo capitolo come e’ successo con Gomorra?

Non credo , anche se il film era bello e quando mi sono rivisto mi sono piaciuto perché quasi non mi riconoscevo.

 Lei ha un attore che porta nel cuore, un modello oppure un idolo?

Mi piace molto De Niro, ma a chi è che non piace. Con lui , in C’era una volta in America avrei voluto recitare qualsiasi cosa , anche il ruolo di un mobile bar.

Progetti per il futuro artistico di Gianfranco Gallo?

Nel 2018 ho due films in uscita “Quasi Ricchi” con Castellitto, Ferilli, Io , Matilde Gioli, Valeria Fabrizi, Paolo Calabresi e “Palato Assoluto” con Vinicio Marchioni e Valeria Solarino. Come cose nuove inciderò un mio CD come cantante e spero che per il Cinema mi arrivino belle proposte alle quali poter dar vita.

 

Si ringrazia Gianfranco Gallo per il tempo concesso per questa intervista

Foto Facebook

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