Giovanni Brusca torna libero. La meritocrazia in Italia esiste e funziona.


Fine Pena. Altro che Fine pena Mai. A leggere il nome di Giovanni Brusca l’unica pena terrena possibile sarebbe l’ergastolo, ma in Italia, è tutto possibile. In Italia, la campagna Adidas, Impossible is nothing è sempre viva, è sempre attiva.

«Ho ucciso Giovanni Falcone. Ma non era la prima volta: avevo già adoperato l’auto bomba per uccidere il giudice Rocco Chinnici e gli uomini della sua scorta. Sono responsabile del sequestro e della morte del piccolo Giuseppe Di Matteo, che aveva tredici anni quando fu rapito e quindici quando fu ammazzato. Ho commesso e ordinato personalmente oltre centocinquanta delitti. Ancora oggi non riesco a ricordare tutti, uno per uno, i nomi di quelli che ho ucciso. Molti più di cento, di sicuro meno di duecento.»

(Giovanni Brusca, dichiarazione tratta dal libro Ho ucciso Giovanni Falcone, di Saverio Lodato, Mondadori)

Meno di 200 omicidi. Non uno in più.

Si resta basiti di fronte a certe notizie, ma la legge italiana consente ai pentiti delle mafie di poter avere delle agevolazioni e anche se hai sul groppone decine e decine di morti (meno di 200 dichiarerà lo stesso Brusca), un bambino sciolto nell’acido, vari attentati dinamitardi, tra cui l’attentato più spettacolare della storia italiana, come la Strage di Capaci in cui Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro persero la vita, allora puoi fare giusto 25 anni e girare di nuovo libero. magari, hai ancora un gruzzoletto da parte e ti godi pure una bella vecchiaia, a premio di quello che hai realizzato.

Il miglior spot al mondo

E’ chiaro che questo esempio, è il peggiore che posa arrivare ai giovani e ai giovanissimi, possono sembrare parole qualunquiste, ma la verità è che si è incazzati neri. Oggi, ci è rimasta l’indignazione. E’ chiaro che un personaggio del calibro di Brusca è stato difeso e consigliato dai migliori avvocati sulla faccia della terra, che nel fare il loro lavoro (e a quanto pare, benissimo secondo le leggi italiane, questo è il miglior spot che potessero mai confezionare, alla faccia dei migliori campioni di pubblicità e linguaggi commerciali al mondo). Ho una domanda a cui non ho risposta e forse nessuno l’avrà mai. Ma il sig, Brusca ha raccontato proprio tutto quello che c’era da raccontare sulla propria vita mafiosa e quelle del proprio clan? Forse, se avesse detto altre cose, poteva uscire anche prima dal carcere. Chissà.

La meritocrazia in Italia esiste e funziona

Il curriculum del Fine Pena, sig. Giovanni Brusca, è ricco, degno di una serie tv all’ultimo grido. Come lui stesso dice, in un’intervista (Giovanni Brusca, dichiarazione tratta dal libro Ho ucciso Giovanni Falcone, di Saverio Lodato, Mondadori, che trovate su Amazon) ha ucciso meno di 200 persone. Non di più, sia chiaro. perchè una cosa è essere un boss e un killer professionista, altra cosa è esagerare e vantarsene.

Nella speranza che il carcere abbia fatto il suo lavoro, auguriamo il miglior rientro in società al sig. Giovanni Brusca, sperando che possa trovare un lavoro per sostenere le spese minime di vita. Bentornato nella società civile. Questo è un vero esempio del fatto che la meritocrazia in Italia esiste e funziona.

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