Guerra in Ucraina, ecco la mappa della pace in 4 tappe


Al via il programma per trovare la pace in quattro tappe: la proposta arriva direttamente dall’Italia. La guerra in Ucraina in queste ore sta diventando sempre più violenta, ma i negoziati stanno faticando a trovare una luce. Per tale motivo, anche altri Paesi, come in particolare l’Italia, hanno cercato di dare il loro contributo affinché il conflitto che è iniziato il 24 febbraio 2022 possa concludersi con una pace duratura. Il piano dell’Italia è arrivato a seguito della visita del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi. Draghi ha proposto un vero e proprio “piano di pace” su cui devono esserci riscontri da parte dei Paesi coinvolti. I contenuti del documento sono stati illustrato da Luigi Di Maio, Ministro degli esteri, al Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

La strategia di pace italiana

Secondo l’Italia se si vuole raggiungere davvero la pace in Ucraina, la cosa migliore è quella di partire da un cessate il fuoco. È fondamentale perché solo in questo modo si avrà la certezza di poter placare gli animi e iniziare a ragionare su qualcosa che possa aiutare effettivamente chi sta combattendo da diversi mesi per la propria vita e per salvare il proprio Paese. Quindi il primo passo è proprio quello di placare il conflitto e iniziare dei negoziati in maniera più intensa.

Gli altri punti della strategia di pace per Kiev

Intanto, il documento italiano per la pace parla anche della necessità di stabilire la neutralità dell’Ucraina. Infatti, secondo Italia questo potrebbe essere un buon punto per cercare di concludere il conflitto. Se l’Ucraina garantirà la sua naturalità sarebbe molto più facile trovare un accordo con il ricorso. Tra gli altri punti presi in considerazione, vi è anche l’ipotesi di risolvere le questioni territoriali tra cui Crimea e Donbass, garantendo l’autonomia per questi Paesi. Infatti, l’obiettivo è risolvere le controversie in modo tale da garantire, da una parte, il controllo del territorio e quindi una sovranità, ma da un’altra parte invece, cercare di dare delle disposizioni costituzionali e legislativi a queste zone. Si dovrebbe mettere in campo una sorta di politica di autogoverno per queste zone, in modo tale che avrebbero un’indipendenza senza far perdere la sovranità all’Ucraina. Sarebbe molto importante secondo l’Italia per stabilire la pace in Ucraina, anche regolare i diritti culturali e linguistici, nonché la libera circolazione e la conservazione del patrimonio storico. Ciò in modo tale da tutelare queste zone che vogliono difendere la loro cultura. È chiaro che la domanda di questi giorni deve andare di pari passo con la sovranità nazionale.

L’ultimo punto per la pace

L’ultimo punto è la riorganizzazione degli equilibri internazionali. Infatti, secondo l’Italia è importante parlare di nuovo accordo multilaterale di pace e sicurezza in Europa, che preveda lo stop e i effettui il controllo degli armamenti e il disarmo. Ovviamente tutto deve partire dal ritiro delle truppe russe dai territori occupati in Ucraina e dunque, al relativo ritiro delle sanzioni che sono state fatte nei confronti della Russia. Questo sarebbe l’unico modo per cercare di risolvere la cosiddetta “guerra mondiale del pane” che sta nascendo insieme al conflitto in Ucraina.

 

 

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