Il grande ritorno nel cast de L’esorcista – Il credente, trama e recensione


Sorenne (Tracey Graves) muore in seguito ad un terremoto ad Haiti mentre è incinta di Angela (Lidya Jewett), che verrà cresciuta dal solo padre Victor (Leslie Odom Jr.).A tredici anni la ragazza cerca di entrare in contatto con sua madre con un rituale compiuto insieme alla coetanea Katherine (Olivia Marcum).

Il risultato però è ben diverso, in quanto un demone si impossessa delle due.Le rispettive famiglie chiedono aiuto a Chris McNeil (Ellen Burstyn), che ebbe a che fare con qualcosa di simile cinquant’anni prima per via di sua figlia Regan.

L’esorcista – Il credente, recensione

Avevamo lasciato un annetto fa il regista David Gordon Green con un “Halloween Ends” (qui la recensione) che chiudeva una trilogia horror senza osare troppo e rispettando con ossequio il franchise e i suoi fan.

Lo ritroviamo che dirige Ellen Burstyn, nomination agli Oscar tra le altre cose proprio per “L’esorcista” del 1973.Ma questo sesto capitolo è tutt’altra cosa, immerso in un’era in cui le opere mainstream si preoccupano innanzitutto di non far risentire nessuna categoria/minoranza all’interno del grande pubblico.

Il nuovo esorcismo, rinnovato anche nelle sue modalità, perde così di forza insieme ad altre digressioni di sceneggiatura buttate qua e là senza convinzione.L’opera di Green tiene conto soltanto del cult del 1973, provando ad inserire qualche novità senza però convincere del tutto.

La struttura del film è molto simile, si cerca di tenere sempre un ritmo sostenuto ma viene mancato l’obiettivo primario del filone e cioè mettere paura allo spettatore.Ed ecco che un capostipite di mezzo secolo fa riesce a funzionare e a inquietare ancora meglio.

Non sempre crediamo a ciò che vediamo e quindi ne rimaniamo distaccati; era difficile ottenere qualcosa di diverso con un simile modus operandi.Ciò che era Jamie Lee Curtis per “Halloween Ends” è Ellen Burstyn per “L’esorcista – Il credente”, un aggancio fondamentale per il sequel che Green utilizza anche adeguatamente in un racconto ben concepito insieme ai personaggi.

Non demeritano nemmeno trucco né gli effetti speciali: manca come detto incisività e la misura in alcune trovate.Le stesse giovani Lidya Jewett e Olivia Marcum offrono due interpretazioni all’altezza.

Il problema principale è probabilmente il voler stare con due piedi in una scarpa, a metà tra un percorso proprio e l’aderenza al passato.Appuntamento al mese di aprile 2025 per il primo dei due sequel già in cantiere, intitolato “The Exorcist – Deceiver” e suscettibile sicuramente di migliorie.

“L’esorcista – Il credente” è sbarcato nelle nostre sale a partire dal 5 ottobre 2023, incassando nei primi giorni di proiezione quasi 1 milione e 200 mila euro.

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