“Ci sono circa duemila specie di insetti commestibili in tutto il mondo, molti dei quali ricchi di proteine, come larve di mosca, vermi della farina, grilli, locuste. Questi insetti possono offrire un’alternativa sostenibile alle proteine tradizionali presenti nella carne e nella soia. Ciò potrebbe contribuire a ridurre i 64 milioni di tonnellate di anidride carbonica emesse ogni anno dalla produzione e dal consumo di prodotti a base di carne” – si legge nel blog del fondatore del Movimento 5 Stelle.
Insetti nelle mense scolastiche, Grillo: “I bambini impareranno così i benefici nutrizionali e ambientali del consumo di insetti”
Grillo fa riferimento ad un progetto avviato nel Regno Unito dove un team di accademici dell’Università di Cardiff e dell’UWE di Bristol stanno sperimentando pasti a base di insetti per i bambini delle scuole elementari, quindi d’età compresa tra i 5 e gli 11 anni.
“I bambini impareranno così i benefici nutrizionali e ambientali del consumo di insetti, come grilli, cavallette, bachi da seta, locuste e vermi della farina”, scrive ancora Grillo.
Che dire? Fino ad oggi la presenza di insetti nelle mense scolastiche ne determina l’immediata chiusura. Oggi, invece, c’è chi propone menu a base di insetti nelle scuole. Voi cosa ne pensate?