Italia al Meazza di Milano si gioca praticamente tutto contro L’Ucraina. Una sconfitta andrebbe a complicare in maniera netta il girone C dove L’Inghilterra oramai fa da padrone. Ucraina ad Azzurri si giocano il secondo posto utile. Se la squadra Spalletti riuscisse a portare il colpo da punti la situazione andrebbe a migliorare visto che l’Italia rispetto all’Ucraina ha anche una partita in meno ma gli azzurri dovranno anche volare a Londra per un impegno che non promette sconti. Insomma vincere, sperare e non perdere punti per strada.
Detto questo è necessario fare un passo indietro. La gara di sabato contro la Macedonia del Nord ha lasciato tantissimo amaro in bocca a casa azzurri. Il goal di Immobile ha creato la classica illusione e nel finale di gara si è vista una differenza fisica notevole. I padroni di casa che correvano, gli azzurri che non il passare dei minuti perdevano pericolosamente terreno ed il pareggio finale è sembrato un verdetto giusto, quasi una conseguenza dell’andamento lento della partita. Logicamente non si può puntare l’indice contro Luciano Spalletti alla sua prima avventura azzurra ma alcuni calciatori sono apparsi con le pile scariche o semplicemente non hanno espresso il loro valore. Come spesso recitiamo nei nostri racconti quando nascono situazioni del genere diventa non necessario fare i nomi ma sul banco degli imputati non ci va il singolo ma il gruppo. Proprio dal gruppo ci attendiamo una risposta forte ed immediata contro l’Ucraina per il valore della partita, per blasone e per la classifica ma anche per qualche dolce ricordo visto che tanti anni fa un 3-0 in questa partita permise agli azzurri di Marcello Lippi di iniziare a sognare ad occhi aperti e regalare al popolo un sogno concluso nella notte di Berlino ma questa è una storia che conosciamo benissimo. Adesso la realtà è diversa e bisogna vincere per non farla diventare drammatica.