LA PROVINCIA DI CASERTA DIVENTI UN MODELLO NEL CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI


<strong>CASERTA – “I comuni, i sindaci di questo territorio non possono essere lasciati soli, le istituzioni regionali e nazionali devono starci accanto”.

Su  l’ennesimo incendio accaduto nella serata di ieri – l’allarme è scattato intorno alle 20 – presso lo stabilimento di tritovagliatura ed Imballaggio rifiuti – Stir  di Santa Maria Capua Vetere, dove è andato in fiamme un capannone contenente materiale già selezionato e pronto per l’inceneritore di Acerra, spento nella notte, grazie anche all’ausilio della pioggia incessante, è intervenuto il sindaco di Caserta Carlo Marino, da pochi giorni anche presidente dell’Ato Rifiuti, riferendo così nell’incontro in prefettura al Comitato per l’ordine Pubblico e la Sicurezza, convocato dopo l’incendio allo Stir di Santa Maria Capua Vetere e presieduto dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa:

“Non basta semplicemente aumentare le forze dell’ordine per il controllo del territorio – ha aggiunto Marino – ma occorre una seria programmazione e progettazione sul ciclo integrato dei rifiuti. Questi episodi creano, giustamente, paura nelle nostre comunità e invece noi dobbiamo creare le condizioni per creare un nuovo modello di gestione. La provincia di Caserta, anzi, deve diventare un vero e proprio laboratorio – e qui parlo da presidente dell’Ato Rifiuti – con l’approvazione da parte del Consiglio d’Ambito del primo Piano d’Ambito in Regione Campania che punti non solo alla differenziata ma anche al riciclo. Ma la realizzazione di ciclo integrato dei rifiuti passa necessariamente attraverso l’impiantistica. Dobbiamo costruire in provincia di Caserta un sistema – ha concluso il sindaco del Capoluogo -che sia autosufficiente, che si sostenga da solo, che sia un modello per l’intera regione. Ma per fare questo abbiamo bisogno del supporto della stessa Regione, delle istituzioni nazionali e di quelle del territorio”.

Queste invece le parole del ministro dell’Ambiente Sergio Costa : “Lo Stato deve mostrare i muscoli” e  ha aggiunto “presto arriveranno a Caserta e Napoli 100 carabinieri esperti in indagini ambientali che avranno il compito di capire cosa sta accadendo in Campania negli ultimi mesi”. Mentre dalla sua pagina facebook, quanto segue:

“Siamo sotto attacco. Il territorio lo è. Tutti noi cittadini lo siamo. Un altro incendio, sempre più grande, sempre nello stesso territorio. E sempre in un impianto di stoccaggio di rifiuti. Quello che abbiamo ipotizzato e che abbiamo cercato di fermare mettendo i siti in una lista ad hoc, di siti sensibili, presso le prefetture, come sorvegliati speciali, ecco non basta. C’è una precisa strategia criminale in atto ed è arrivato il momento che non solo il Ministero dell’Ambiente scenda in campo, come ha fatto dal primo giorno e continuerà a fare ogni giorno, ma tutto il governo sia presente con tutti gli strumenti a disposizione.

Questi criminali incendiano per costringerci a una nuova emergenza … vogliono inginocchiare lo Stato. Ma noi non torniamo indietro e li vogliamo vedere marcire in carcere. Lo Stato siamo noi … loro sono solo lo scarto della criminalità. Avvelenano il territorio, e i concittadini, per i loro sporchi affari. Faremo sentire tutta la nostra forza. Carabinieri, indagini serrate, anche l’esercito se necessario: bisogna presidiare il territorio, far sentire alla criminalità organizzata i muscoli dello Stato, non lasciare soli i cittadini, mai. Tutto il governo deve essere presente in Terra dei Fuochi, e tutto il governo sarà presente. Non siete soli. Non lo sarete mai.”

 


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