In Italia siamo sempre stati bravi, fra le altre cose, a non goderci le vittorie, soprattutto con la nazionale di calcio. Nel 1982 prima Bearzot venne vilipeso in ogni modo durante i mondiali in Spagna, tant’è vero che tutta la squadra entrò in silenzio stampa, facendo muro attorno al Commissario tecnico. Poi l’Italia vinse quel mondiale e sapete che successe? Arrivarono accuse infondate contro gli azzurri perché all’Italia pareggiò quella partita e passò solo grazie al risultato favorevole dell’altra partita, ovvero la vittoria della Polonia contro il Perù.
E, dopo tutto questo, ci furono accuse di doping. La stessa FIGC ordinò un’inchiesta al riguardo, ma finì tutto in una bolla di sapone per “inconsistenza totale delle accuse”. Nel 2006 stessa cosa. Neanche un giorno dopo la vittoria del Mondiale, che il rigore contro l’Australia fu definito un rigore inventato, e che, se Zidane non fosse stato espulso, avremmo sicuramente perso.
Insomma, una parte della stampa non sempre è stata favorevole agli azzurri e con la partita Bulgaria-Italia, nonostante l’importante vittoria, dalla tv arrivava a ripetizione, esasperante, la nota sulla differenza reti.
Piccola notazione: per queste qualificazione la prima discriminate è il numero di gol fatti, poi la differenza reti totale, il numero di gol subiti e poi lo scontro diretto. Siamo solo alla seconda partita delle qualificazioni e questa esasperazione sembra eccessiva.
Per tutta la partita, ed anche nel pre e nel post, è stato un continuo, asfissiante bombardamento “La svizzera è prima. Dobbiamo segnare, ma non segniamo, la Svizzera è prima, la differenza reti”. Tutto senza considerare che, se l’Italia batte la Svizzera, tutti questi conti sono inutili. Nonostante due vittorie facili, con un tiro in porta subito in due partite.
Per fortuna gli Dei del calcio sanno essere generosi. Perché, dopo venti minuti di “Italia seconda, per la differenza reti”, è arrivato il risultato della partita Svizzera Lituania 1 a 0 (partita iniziata tardi perché le porte erano troppo alte e sono state sostituite). E Paola Ferrari e compagnia già parlavano di secondo posto, salvo poi rendersi conto di una cosa: quattro gol fatti zero subiti l’Italia, quattro gol fatti uno subito la Svizzera. Risultato: Italia prima, Svizzera seconda.