Un’ odissea infinita quella dei migranti della Diciotti: dal salvataggio in mare, al trasferimento sulla Diciotti, dalla sosta forzata a bordo nave nel porto di Catania, allo sbarco e smistamento tra Italia e altri Paesi.
Era previsto per la tarda serata di martedì 28 agosto, l’arrivo dei bus con circa un centinaio di migranti presso il centro Mondo Migliore di Rocca di Papa alla porta di Roma, dove rimarranno una settimana o poco più – per- essere- poi, redistribuiti nelle varie diocesi italiane che hanno dato la disponibilità.
Nonostante sia stato ribadito, più volte, dai vertici Cei che l’impegno morale, sociale ed economico verso questi profughi sarà a carico della Cei e la sosta a Mondo Migliore durerà solo pochi giorni – tempo di organizzare eventuali ricongiungimenti – voci di protesta si sono palesate all’arrivo dei bus avvenuto nella tarda notte di martedì.
ARRIVO A ROCCA DI PAPA
Dopo un’odissea durata dieci giorni, i due pullman con cento migranti partito dall’hotpsot di Messina, sono arrivati nella notte a Rocca di Papa. Altri 39 sono a Messina, in attesa di essere trasferiti in Irlanda e Albania. I migranti quasi tutti eritrei, hanno viaggiato a bordo di due pullman scortati dalla polizia.
LA PROTESTA
L’arrivo non è passato in sordina, ad accoglierli c’erano sia un gruppo di cittadini pro migranti che esponeva cartelli Welcome, e tra questi, è diventato virale in queste ore, un video in cui Ivano Ciccarelli, cittadino rocchigiano, commenta così:
“Quella gente lì so’ un gruppo di fascisti, non so neanche se sono un gruppo della zona, sono contro la venuta di questi poracci che si sono fatti la navigata, la sosta e pure 10 ore di pullman e quando arrivano qua se devono godé pure ‘sta rottura di coglioni dei fascisti”.
È dall’altro esponenti di Casapound e Forza Nuova e Fratelli d’Italia, hanno intonato cori fascisti accompagnato dal saluto romano. Il tutto sotto il controllo delle forze dell’ordine chiamati anche a gestire il traffico dei veicoli bloccato su Via dei Laghi. Al centro tra le due fazioni opposte l’ingresso sella struttura, nelle ultime ore nessuno dei migranti già ospiti del centro è uscito dalla struttura.
LE CONDIZIONI DEI MIGRANTI – fonte Cei
“I migranti della Diciotti arrivati a Rocca di Papa «stanno bene» anche se sono «stanchi e denutriti». Entro pochi giorni i 100 migranti eritrei che ieri sera sono arrivati qui a Rocca di Papa, presso la struttura Mondo Migliore, saranno collocati nelle Diocesi italiane che, spontaneamente, hanno promesso loro accoglienza. Come Caritas Italiana stiamo monitorando le offerte con l’attenzione alla storia personale di questi fratelli. Conclude la nota della Cei “È questa la ragione per cui, insieme alla gratitudine per la copertura giornalistica finora assicurata, si chiede agli operatori dell’informazione di comprendere la scelta di non far accedere alla struttura Mondo Migliore”, spiega don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana.
«I giovani stanno bene: sono stanchi e denutriti, provati dal viaggio, ma non presentano segni di malattie organiche. Il breve tempo che trascorreranno tra noi li aiuterà a recuperare le forze per continuare il loro percorso». aggiunge il direttore sanitario, dott. Maurizio Lopalgo.
«Al momento dell’arrivo – confida il direttore della Cooperativa Auxilium che gestisce il Centro – la cosa più commuovente è stato l’applauso dei circa 300 migranti già ospiti della struttura. Un grazie va detto all’Amministrazione comunale, alla popolazione di Rocca di Papa e alle Forze dell’Ordine. Ora questi migranti hanno bisogno di essere aiutati a ritrovare serenità e un clima di normalità».
UNHCR – Carlotta Sami portavoce
“Siamo venuti io e il rappresentante regionale dell’agenzia delle nazioni unite per i rifugiati a incontrare questo gruppo di rifugiati che sono stati trasferiti e staranno qui pochi giorni. Innanzitutto vogliamo riconoscere l’importanza da parte del Vaticano e del Papa nell’aver accolto e sostenuto la risoluzione di questo stallo. Vorrei anche sottolineare il fatto che queste persone che sono state accolte qui dovrebbe rendere orgogliosa l’Italia. Sono persone – ha aggiunto – che hanno bisogno di protezione e sicurezza e qui l’hanno trovata. Ci sono bambini e famiglie che scappano da guerre, regimi e persecuzioni.
Quello che conta è dare protezione a persone che sono passate da anni di persecuzioni e violenze. Sono tutti ragazzi e ragazze molto giovani, quasi ventenni, le ragazze mi hanno raccontato di aver passato cose che nessuna donna dovrebbe passare. Si tratta – ha spiegato ancora – di un gruppo che era tenuto tutto insieme sotto terra in un magazzino da un anno e alcuni da due anni. Mi hanno raccontato anche di essere stati venduti e che in questo periodo in cui erano tenuti in cattività sono nati 16 bambini, tutti morti.
Quindi, credo che questa dica tutto su ciò che queste persone hanno passato e su ciò che si può e si deve dare a queste persone per rendere questo Paese civile, perché – ha concluso – dare accoglienza ai rifugiati è sacrosanto”.
MIGRANTI DICIOTTI: sei, forse otto, verranno a Napoli
La Caritas di Napoli, è tra quelle italiane che ha dato disponibilità alla loro accoglienza. Dunque anche in Campania arriveranno parte dei migranti della Diciotti, saranno sette, otto, secondo la disponibilità ufficializzata dalla Caritas, anche se al momento, non è stata ancora specificata la sede in cu verranno ospitati.
Don Antonio Palmese, vicario episcopale per il settore Carità e Giustizia, ha sottolineato che la Diocesi partenopea non vuole entrare nella disputa sui migranti che incalza nell’opinione pubblica italiana, ma semplicemente portare avanti la logica che è innata nella genetica della città di Napoli, quella dell’accoglienza.
IL PM CHIEDE I NOMI DI TUTTI I MIGRANTI : Hanno diritto a costituirsi contro Salvini
Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio chiede ufficialmente di conoscere i nomi di tutti i 190 migranti bloccati per giorni sulla nave Diciotti al porto di Catania. Sono persone offese dei reati contestati al ministro dell’Interno Matteo Salvini: sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio.