“Sapevo che sarebbe andata così” – Alessia Pifferi, 37enne di Milano risponde così ai carabinieri dopo il tragico ritrovamento. La donna è stata fermata e portata a San Vittore con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Adesso si trova a San Vittore. Domani la convalida del fermo davanti al gup.
Lascia sola la figlia di 18 mesi per una settimana. Il piccolo cadavere giaceva in un lettino da campeggio
Alessia aveva voglia di incontrare il suo fidanzato che vive a Leffe, in provincia di Bergamo. Così, senza pensarci su, ha chiuso la porta e ha lasciato la piccola Diana di 18 mesi nel suo lettino. con a fianco il biberon e una boccetta di benzodiazepine. A lui avrebbe detto che la bambina era con la nonna e/o con la baby sitter.
Diana, una bambina di 18 mesi, è rimasta sola per sei giorni. E’ morta di stenti probabilmente. L’autopsia chiarirà la circostanza.
Oltre che restare fortemente scossi da una notizia così sconvolgente e frastornante, viene da chiedersi perché oggi, più di ieri, accadono queste cose? Cosa c’è nella testa di una madre che compie un gesto simile? E’ vero che spesso si pensa di vivere in un mondo virtuale, dove dopo il “game over” si può ricominciare nuovamente daccapo?