Il governo austriaco ha da poco presentato un piano che prevedrebbe l’introduzione entro il mese di Febbraio dell’obbligo vaccinale in ottica di lotta all’emergenza da Covid-19, introducendo inoltre una previsione secondo cui tale obbligo sarebbe applicabile a tutti i cittadini maggiorenni, e non più, come appariva invece all’interno delle prime bozze, alla sola cittadinanza “senior”.
All’inizio di dicembre, il governo austriaco aveva prodotto una prima bozza della legge, chiedendo che la misura fosse introdotta al più tardi entro febbraio e prevedendo multe fino a 3.600 euro per chi non dovesse rispettarla.
Gli aspetti chiave del piano sono stati preservati all’interno della versione finale della proposta, che il governo mira a far approvare al parlamento questo giovedì, sebbene molti analisti ritengono che saranno necessarie alcune modifiche per poter finalizzare l’iter parlamentare.
“Senza la vaccinazione obbligatoria, rimarremo sempre indietro rispetto al resto d’Europa“, ha sottolineato il Ministro della salute Wolfgang Mueckstein, osservando come non è assolutamente detto che l’attuale variante Omicron sarà l’ultima, e che non è ancora chiaro quanto sia stabile l’immunità acquisita dopo l’eventuale infezione.
“Tutti gli esperti credono che avremo bisogno di un’alta immunità generale nella popolazione anche il prossimo autunno“, ha aggiunto Mueckstein. “Con questo obbligo di vaccinazione, riusciremo a raggiungere questi importanti punti percentuali aggiuntivi nel tasso di vaccinazione“.
Il Cancelliere Karl Nehammer ha riferito che il governo non ha intenzione di inserire all’interno di tale piano anche gli adolescenti, rispondendo a chi chiedeva di inserire un obbligo vaccinale addirittura a partire dai 14 anni d’età.
Il progetto di legge, che, come detto, dovrebbe diventare legge all’inizio di febbraio, “è concepito in modo tale da rispondere alla flessibilità del virus“, ha dichiarato Nehammer ai giornalisti, durante una conferenza stampa tenuta a Vienna.
Nella prima fase, le autorità scriveranno ad ogni famiglia per informare i cittadini delle nuove regole vigenti. Le donne incinte e le persone che per ragioni mediche non possono essere vaccinate saranno esentate, così coloro che sono guariti negli ultimi sei mesi.
Da metà marzo la polizia inizierà a controllare lo stato di vaccinazione delle persone durante i controlli di routine nelle strade e nei luoghi pubblici austricai. Le persone che non saranno in grado produrre la prova dell’avvenuta vaccinazione saranno invitate per iscritto a sottoporsi al ciclo vaccinale e riceveranno sino a 600 euro di multa se non procederanno entro un mese.
Se tale iter non dovesse essere sufficiente a convincere i più recalcitranti, le autorità sanitarie procederebbero con il fissare autonomamente un appuntamento con i non vaccinati , prevedendo un’ulteriore multa in caso di mancato rispetto di tale appuntamento.
Le ammende potranno raggiungere la cifra complessiva di 3.600 euro a trimestre, laddove il soggetto “invitato” a vaccinarsi dovesse puntualmente ignorare le indicazioni delle autorità austriache.
Karoline Edtstadler, Ministro di gabinetto responsabile per le questioni costituzionali, ha confermato che gli individui potrebbero essere multati fino ad un massimo di quattro volte all’anno, e che al momento non c’è alcuna disposizione che preveda la possibilità di scontare una pena detentiva in arresto domiciliare o in carcere invece di pagare.
Una commissione contenente almeno due esperti medici e due legali riferirà ogni tre mesi al governo e al parlamento i progressi della vaccinazione, fornendo eventuali suggerimenti sulle modifiche da implementare.
Parti delle disposizioni in dirittura d’approvazione potrebbero essere sospese per decisione del Ministro della salute, con l’approvazione della suddetta commissione parlamentare, se per esempio le future varianti dovessero rivelarsi più lievi.