Desta molta perplessità tra gli addetti ai lavori il contenuto dell’ordinanza che consente l’apertura dei luoghi di ristorazione a partire da lunedì 27 Aprile. In molti, infatti, hanno deciso che per il momento non riapriranno. Risulterebbe antieconomico.
L’ordinanza regionale non convince. Troppe limitazioni
Ricordiamo che secondo l’ordinanza regionale i bar e le pasticcerie potranno restare aperti dalle ore 7,00 alle ore 14,00, mentre gli altri servizi di ristorazione (pub, gastronomie, ristoranti e pizzerie) potranno restare aperti esclusivamente dalle ore 16,00 alle ore 22,00.
Per tutti sarà consentita solo la consegna a domicilio con prenotazione telefonica e/o on line. La consegna a domicilio dovrà avvenire sempre nel rispetto delle norme igienico-sanitarie nelle diverse fasi di produzione, confezionamento, trasporto e consegna dei cibi.
Inoltre, occorrerà sanificare gli ambienti, fornire al personale mascherine, copriscarpe e grembiuli monouso al momento, difficili da reperire. E ancora, ciascun lavoratore dovrà essere sottoposto a visita medica.
L’ordinanza regionale, dunque, non convince. Molti addetti alla ristorazione, al momento, preferiscono gettare la spugna ed attendere tempi migliori.