Le ‘ragazze sospese’ di Vincenza Purgato – Lettera aperta sull’incontro avvenuto nel dopo recital del 10 maggio, presso la Casa circondariale di Pozzuoli.
Comunicato stampa
“Anima di Strega e le ragazze sospese …in viaggio verso “il nuovo tempo” è il brano che ha aperto la kermesse. Di forte impatto emotivo ha fatto riflettere sul fatto che tutti abbiamo una seconda possibilità. Tutti meritiamo il riscatto. Dobbiamo nutrire lo spirito di amore e sogni. La ‘speranza’ nasce dal desiderio di amore che si ha per la vita, questo è il mio messaggio.
Un pomeriggio di gioia e di speranza per tutte le detenute, ci sono stati momenti di conversazioni e convivialità con l’assaggio del dolce della tradizione aversana. Ma sono io che ho ricevuto un dono; porterò dentro di me il dono della gioia, di quella luce dei loro occhi che è il vero mistero della vita. Il viaggio è appena cominciato.
“ Anima di strega Libera anche quando annega a voi grandi inquisitori scagliate le pietre a chi è senza peccato” e chi non lo è? La voce nuda e cruda è arrivata dritta al cuore, parole forti cantate nel carcere di Pozzuoli accompagnata dalla sola chitarra del maestro Edo Puccini.
Il mio umile pensiero è di portare AMORE in questi luoghi spesso dimenticati, di risvegliare il potere che è dentro di noi.
“Luna rinasce Luna guarisce – continua il testo, perché tutti possiamo guarire dalle sofferenza della vita. Con me il cantante senegalese Ismaele Njang con il brano da me scritto “Ragazzo di colore” per i diritti umani e i sentimenti degli immigrati.
Il viaggio proseguirà in altre case circondariali femminili, la mia voce sarà la voce delle ragazze sospese, perché saranno le ragazze di ogni carcere a leggere la narrazione e fare il coro, magari chissà qualche ragazza di Pozzuoli mi seguirà in altre case, questo sarebbe una cosa davvero bellissima. Il concerto-recital da me scritto sono canzoni per l’anima, portano messaggi forti che aprono la via verso il cambiamento partendo da dentro. Canzoni che hanno toccato gli stati d’animo delle detenute creando una culla di calore umano, “tu sei la lampada che brilla in questo luogo oscuro” parole di un’altra canzone di Vincenza che hanno rimbombato in questo luogo, proprio dove il contatto umano e l’affettività viene a mancare.
Le protagoniste sono state sei detenute: le mie “Ragazze sospese” . Il progetto è stato accolto con grande entusiasmo dalla direttrice Carlotta Giaquinto , dall’educatore Maurizio Cozzolino che è stato di grande aiuto insieme a tutte le guardie, ma soprattutto è stato accolto con tanto amore da tutte le detenute. Il coinvolgimento delle ragazze ha dato voce ai loro desideri inespressi, ha portato fuori la voglia di cambiare e l’entusiasmo per una vita migliore. La musica a differenza di altre forme di arte non è tangibile, ma ha il potere di parlare a tutti gli esseri umani in modo superiore, perché intensifica le nostre gioie e plasma i nostri dolori. Questo è il mio messaggio: ascoltarsi, sentire l’amore, la libertà non deve essere assolutamente persa in questi “luoghi sospesi”. Scoprire il potere benefico della musica e aprirsi così alle emozioni .
Le voci narranti hanno letto le parole forti della narrazione del mio progetto contenute nell’opuscolo del disco “Anima di Strega”, parole che hanno toccato l’anima di ognuno di loro e di tutta la platea carceraria. Ho voluto fortemente anche la loro voce nel ritornello di “Acqua” che hanno imparato e provato nei giorni precedenti, una canzone in lingua Napoletano, sempre scritta da me. Sul ritornello
“Acqua ca’ ce ‘nfonne. Acqua ca’ ce spoglia e ce spezza ‘e catene e cchiù liberi ce fa sentì” , hanno cantato non solo il coro ma tutte le detenute del pubblico , c’è stata tanta commozione.
“Acqua” è il grembo di tutte le altre creature del disco, l’acqua contiene informazioni di tutta la nostra esistenza, da forma alle nostre emozioni, i nostri stati d’animo dipendono da quale forma abbiamo impregnato il nostro spirito, le sofferenze e le gioie dipendono da quanto amore siamo capaci di mandare dentro e fuori di noi. Tantissime emozioni da parte di tutte le detenute, lacrime di gioia e dolore con un’altra canzone
“Notte ‘mbriaca nun m’arricord chi so’ stata
Int’ a ‘sti vichi sto cercann a strada mia, na croce me sta rimpetto
figlio e Dio nu’ te sacc cchiù parlà” un vero dialogo con Dio, in un periodo buio in cui pensi di essere solo al mondo. Una richiesta d’amore, quell’ amore che ci rende liberi e che solo la verità ci può donare, come conclude il pezzo ammor ‘e verità ammor’ ‘e libertà.
Spero ci sia qualcuno con un animo buono a supportare questo Recital in questi luoghi.
PENSIERO
La libertà risiede dentro di noi ovunque siamo.
Il vero principio di uguaglianza è questo e noi tutti dobbiamo esserne
custodi consapevoli.
Vite sospese in attesa del tempo che comunque incede, paragonabili alle
tante vite, apparentemente libere, ma costrette da mille catenacci. La
nostra gabbia cammina con noi oppure diventa una zavorra che ci blocca,
indipendentemente dal tempo e dallo spazio. La vita è fatta di infiniti
gradini ed a volte ci si inciampa; ma tutti abbiamo la forza di
rialzarci e continuare il cammino. La caduta deve essere valorizzata
anche se siamo lesti a rialzarci; pochi istanti, mesi o anni devono
servirci a guardare in fondo, verso quella linea immaginaria che
vogliamo raggiungere una volta rialzati.
L’espiazione e la redenzione sono linee parallele, quel file Rouge che
dobbiamo cercare dentro di noi.
Apprezziamo tante cose quando non possiamo raggiungerle nell’attimo in
cui le desideriamo ma non si tratta di cose effimere, destinate ad un
ciclo piuttosto breve, ciò a cui dobbiamo tendere è la conquista di
valori in cui crediamo completando quel meraviglioso miracolo divino, il
mistero della vita.
Attacchiamoci alla speranza ma cerchiamo anche di distruggere quelle
catene che ci impediscono di correre, lasciamo scorrere la nostra vita
come l’acqua di un torrente, aggirando gli ostacoli e disegnando i
rivoli.
Ogni storia è fatta di tanti aneddoti e di occasioni mancate ma tutto si
può recuperare se vogliamo bene a noi stessi e se siamo capaci di
perdonare.
A tutti è concessa una seconda opportunità e le donne sospese devono
incrementare le motivazioni forti che hanno dentro.
Noi da fuori non siamo diversi, riscopriamo il senso di libertà
ascoltando chi, sebbene temporaneamente sospeso, vive nella libertà
dello spirito, continua a vivere sapendo che il tempo non si è fermato e
quel tempo non è perso.
Questo il messaggio profondo che Vincenza Purgato ha voluto portare alle
donne sospese nel carcere di Pozzuoli. Ogni verso dei brani del suo
disco Anima di strega sembra scritto per chi vive sospeso, donando la
speranza di riprendere il cammino verso quella linea immaginaria.