Con una seduta alla Camera molto agitata, che ha visto le proteste di Pd e Forza Italia (con tanto di “gilet azzurri”), il governo penta-leghista ha ottenuto la fiducia sulla Legge di bilancio 2019, La norma che stabilisce come e dove potranno essere spesi i soldi degli italiani. La fiducia ha incassato 327 favorevoli e 228 contrari. Si tratta del terzo passaggio parlamentare: già votata alla Camera, in Senato ha ricevuto pesanti modifiche.
Un iter tortuoso
Dopo la formazione del governo gialloverde, il cosiddetto “Governo del cambiamento”, lo scorso primo giugno, era scontato che il primo vero e proprio banco di prova sarebbe stata la legge di bilancio 2019, viste le tante e impegnative promesse elettorali.
Dopo l’approvazione del Def, con tanto di festeggiamenti sul balcone di Palazzo Chigi da parte dei grillini, il Consiglio dei Ministri aveva messo nero su bianco quella che sarebbe dovuta essere la strategia economica dell’esecutivo. Tuttavia la decisione di alzare al 2,4% la spesa in deficit per avere un ampio margine per far partire le principali riforme cavalli di battaglia delle due forze di governo non fu accettata da parte della Commissione Europea. Dopo lunghe settimane di trattative il governo ha deciso di modificare l’impianto della manovra con un deficit abbassato al 2,04% che significa nei fatti 10 miliardi in meno.
Inoltre per avere l’assenso di Bruxelles l’esecutivo ha dovuto presentare un maxiemendamento, dove, per garantire la tenuta dei conti, sono state riproposte e aumentate le clausole di salvaguardia a partire dal 2020, che se non verranno disinnescate porteranno a un aumento dell’Iva e delle accise sui carburanti.
Legge di bilancio 2019: cosa prevede
Nel testo della manovra sono contenute svariate misure. Anche se tecnicamente non sono previsti nel testo (ma saranno oggetto di appositi decreti collegati), sono stati inseriti i fondi per i cavalli di battaglia della maggioranza giallo-verde: Quota 100 e Reddito di cittadinanza. Tra le novità inoltre ci saranno il taglio alle pensioni d’oro e la pensione di cittadinanza. Per quanto riguarda gli investimenti ci saranno misure per i Comuni(con un investimento di 3,5 miliardi), sgravi Ires, l’ecobonus sulle ristrutturazioni, un fondo per i truffati dalle banche, rinnovo dei contratti della P.A, incentivi all’acquisto di auto elettriche e assunzioni nelle forze dell’ordine. Sul fronte fiscale invece troviamo misure come la pace fiscale, la rottamazione delle cartelle, incentivi agli acquisti di auto elettriche, la web tax.
Molti sono anche i tagli previsti tra cui i nuovi tagli alla burocrazia e conseguente riduzione della spesa pubblica, quelli alle ferrovie, minore spesa per l’accoglienza ai migranti, i fondi per l’apprendistato e le assunzioni nella P.A e nell’Università. Tagli graduali sono previsti anche nell’editoria. Molte misure sono previste anche per la sanità e la scuola, come l’abbattimento delle liste d’attesa negli ospedali.
L’approvazione della Manovra
Quello approvato alla Camera nella giornata di ieri risulta essere il frutto di lunghissime trattative tra i due alleati di governo e la Commissione Europea e vi è inoltre una certa fretta nell’approvazione poiché, qualora non venisse approvata entro il 31 dicembre, si dovrebbe ricorrere all’esercizio provvisorio di bilancio. Una situazione che provocherebbe una serie di effetti negativi sull’economia del nostro Paese che potrebbe gestire solo le spese ordinarie senza effettuare gli investimenti previsti in manovra di bilancio con conseguente stagnazione della crescita economica e una generale perdita di reputazione.