Legge di Bilancio 2023: quali sono le novità inserite nel testo?


Il 31 dicembre 2022 sarà la scadenza ultima per l’approvazione della Legge di Bilancio 2023. Ecco una breve panoramica sulle principali misure previste dalla manovra.

 

Terminato il lavoro in Commissione, il testo, con le novità modificate sulla base degli emendamenti presentati e approvati, è pronto per andare in aula. La data del 31 dicembre per l’approvazione della Legge di Bilancio 2023 impone ritmi serrati, sarà infatti necessario procedere velocemente per evitare di dover ricorrere all’esercizio provvisorio che impone diversi limiti alla gestione della spesa pubblica.

 

Misure contro il caro energia

Sono in totale 21 miliardi le risorse destinate a combattere il caro energia. Nello specifico le misure previste riguardano:

  • l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette;
  • il rifinanziamento per i primi mesi dell’anno del credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale (per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%;
  • la ridefinizione della norma sugli extraprofitti con un amento dell’aliquota dal 25 al 50 per cento.

 

Pacchetto famiglia

  • confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro per le famiglie più fragili;
  • prevista la riduzione dell’Iva dal 10 al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile;
  • Istituito un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila gestita dai comuni e volta all’acquisto di beni di prima necessità;
  • previsto un aumento dell’assegno unico del 50% per il primo anno e un ulteriore aumento del 50% per le famiglie composte da 3 o più figli;
  • agevolazioni per l’acquisto prima casa e proroga per il 2023 delle agevolazioni per l’acquisto prima casa per i giovani under 36;
  • aliquota al 5% per premi di produttività fino a 3.000 euro per i dipendenti;
  • agevolazioni assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 6 mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare pe le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza.

 

Misure fiscali

  • Previste tre flat tax: si parla nello specifico dell’introduzione per i lavoratori autonomi di una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro. Dell’estensione del regime forfettario a 85.000 euro e del potenziamento della detassazione dei premi di produttività;
  • Uso del contante: dal 1° gennaio 2023 la soglia salirà da 1.000 a 5.000 euro. Non è invece più previsto l’inserimento di una soglia minima per il pagamento con POS;
  • Imprese: prevista la sospensione anche per il 2023 dell’entrata in vigore di plastic e sugar tax, le imposte sui prodotti in plastica monouso e sulle bevande zuccherate;
  • Rifinanziamento del fondo garanzia PMI: il fondo garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro);
  • Riattivazione società Ponte Stretto: riattivazione della società Stretto di Messina spa attualmente in liquidazione allo scopo di riavviare il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina;
  • Prevista la tassazione delle criptovalure.

 

Pensioni e Reddito di cittadinanza

In sintesi per le pensioni si prevede:

  • il via libera a quota 103 con 62 anni e 41 anni di contributi;
  • la conferma con modifiche di Opzione Donna e il via libera ad Ape sociale;
  • alcune novità sulle rivalutazione degli assegni;
  • un aumento delle pensioni minime per gli ultra 75enni a 600 euro;

Per il reddito di cittadinanza invece si prevede:

  • dal 1° gennaio 2023 per le persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) la previsione di un massimo di 7 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili;
  • l’introduzione di un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale;
  • la decadenza dal RDC in caso si rifiuti la prima offerta di lavoro;
  • l’eliminazione del criterio della congruità.

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