<strong>La Francia ha registrato più di 100.000 infezioni da virus in un solo giorno per la prima volta in assoluto dall’inizio della pandemia, con i ricoveri per COVID-19 che sono raddoppiati nell’ultimo mese, mentre la variante omicron, che si diffonde velocemente, complica gli sforzi del governo francese per evitare un nuovo lockdown e nuove restrizioni alle libertà dei cittadini francesi.
Più di 1 persona su 100, nella regione di Parigi, è risultata positiva durante l’ultima settimana secondo il servizio sanitario regionale, un dato definito come “assolutamente preoccupante” e che rende sicuramente l’idea di quanto la situazione al di là delle Alpi stia diventando a dir poco complicata.
La maggior parte delle nuove infezioni sono infatti legate alla variante omicron, che gli esperti del governo prevedono diventerà ufficialmente dominante in Francia già a partire dai prossimi giorni.
La stessa variante Omicron è già divenuta dominante in Gran Bretagna, appena oltre la Manica, con tempistiche e modalità che hanno sorpreso tutti gli studiosi del mondo.
Come se non bastasse la spinta data da Omicron, un’ulteriore impennata nelle infezioni causate dalla variante Delta, un vero e proprio “residuo” degli ultimi mesi, sta spingendo verso l’alto i ricoveri ospedalieri in tutta la Francia, e ha messo di nuovo sotto immensa pressione le unità di terapia intensiva, specie durante le vacanze di Natale.
Più di 1.000 persone sono morte a causa del virus in Francia solo nell’ultima settimana, portando il bilancio complessivo delle vittime del paese d’Oltralpe a più di 122.000 unità.
Il governo del Presidente Emmanuel Macron ha fissato una serie di riunioni di emergenza proprio quest’oggi, lunedì 27 dicembre, per discutere i prossimi passi da intraprendere per affrontare il virus. Alcuni scienziati, supportati dai principali sindacati rappresentativi di insegnanti e personale scolastico, hanno esortato a ritardare, ad esempio, il ritorno degli studenti a scuola dopo le vacanze di fine anno, ed hanno suggerito di imporre nuovamente un coprifuoco.
Tuttavia, il Ministro dell’istruzione francese ha già chiarito che le scuole sono destinate ad aprire “come al solito” il 3 gennaio, promettendo che il governo sta lavorando alacremente per evitare misure che potrebbero danneggiare la ripresa economica del paese ed il benessere della popolazione francese.
Il Governo Macron spera infatti che per scongiurare il peggio possa bastare focalizzare i propri impegni in un corposo potenziamento della campagna di vaccinazione: L’Eliseo sta infatti spingendo per un progetto di legge che richiederebbe la vaccinazione per entrare in tutti i ristoranti e nella maggior parte dei luoghi pubblici, accantonando, così, il corrente sistema di “pass sanitari”, che permette alle persone di produrre semplicemente un test negativo o una prova di guarigione, in assenza di vaccinazione, per poter condurre la vita di sempre.
Interrogato su tale eventualità, un portavoce del Governo Macron avrebbe infatti dichiarato che tale sistema basato sulla prova certa dell’avvenuta vaccinazione sarebbe “mutuato” proprio dall’Italia, che molti eminenti esperti e politici di prima caratura, come ad esempio l’ex Cancelliera tedesca Angela Merkel, hanno riconosciuto come vera e propria apripista per quanto riguarda le strategie di lotta alla diffusione del virus.
La Francia è interessata, come l’Italia e la Germania, da importanti movimenti contrari alla vaccinazione di massa ed all’obbligo di Green Pass per accedere alle strutture pubbliche e private, e non è chiaro, al momento, quale sarebbe la reazione della popolazione francese ad un annuncio come quello appena descritto.