L’OMS: In Europa due milioni di morti per Covid entro la fine dell’inverno


L’Europa dovrà probabilmente fare i conti con più di due milioni di morti per Covid-19 entro marzo, ha avvertito nelle ultime ore l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’OMS ha dichiarato che la regione europea rimane “nella soffocante morsa” della pandemia da coronavirus, con le morti giornaliere segnalate che sono tornate ad impennarsi, arrivando a toccare quota 4.200 unità al giorno, il doppio dei 2.100 morti al giorno che si registravano alla fine dello scorso settembre.

I decessi a causa del virus segnalati dalle autorità sanitarie hanno già superato la soglia di 1,5 milioni per i 53 paesi che compongono la regione europea dell’OMS, ha dichiarato un portavoce dell’Organizzazione.

Il Covid-19 è la prima causa di morte in Europa e nell’Asia centrale, e l’OMS ha aggiunto che ci si aspetta uno “stress elevato, in alcuni casi estremo, sui letti d’ospedale in oltre 25 paesi, e uno stress elevato o estremo nelle unità di cura intensiva in ben 49 dei 53 paesi membri tra ora e marzo 2022“.

Il dottor Hans Kluge, direttore regionale dell’OMS per l’Europa, ha aggiunto che “Per poter convivere con questo virus e continuare la nostra vita quotidiana, dobbiamo adottare un approccio totalmente improntato alla necessità di vaccinare quante più persone è possibile”.

Ciò vuol dire assumere le dosi standard di vaccino, prendere un richiamo se offerto, ed incorporare misure preventive nella nostra normale routine. Indossare una mascherina, lavarsi frequentemente le mani, ventilare gli spazi interni, mantenere il distanziamento personale e starnutire solo all’interno del proprio gomito sono modi semplici ed efficaci per ottenere il controllo sul virus, si tratta di consigli già dati molte volte, che è meglio ribadire vista l’attuale situazione”.

Tutti noi – ha aggiunto Kluge – abbiamo l’opportunità e la responsabilità di aiutare a scongiurare inutili tragedie e perdite di vite umane, di limitare ulteriori disagi alla società e alle imprese in questa stagione invernale, che si prospetta difficile“.

Secondo l’OMS, i tre fattori principali che sono alla base del nuovo aumento di casi in tutta Europa sono la diffusione della variante Delta, che è altamente trasmissibile, la presenza di grosse porzioni della popolazione che rifiutano di vaccinarsi, oltre al fatto che, al contempo, nelle persone già vaccinate l’immunità sta lentamente diminuendo, ed il fatto che, come osservato dall’Organizzazione stessa, “molti paesi hanno indicato alle loro popolazioni che il Covid-19 non rappresenta più una minaccia di stampo emergenziale, ed hanno allentato le misure come l’obbligo di indossare la mascherina ed il distanziamento personale in spazi affollati o confinati“.

Il dottor Kluge ha concluso dichiarando che “Con l’avvicinarsi della fine del 2021, dobbiamo assolutamente fare tutto il possibile per evitare che i problemi già vissuti durante gli scorsi anni si ripresentino nuovamente nel corso del 2022. Dobbiamo innanzitutto dare la priorità ad impedire misure drastiche, come i nuovi lockdowns e la chiusura delle scuole. Sappiamo per amara esperienza che queste hanno funeste conseguenze economiche, recano un pervasivo impatto negativo sulla salute mentale, facilitano la violenza interpersonale e sono dannose per il benessere e l’apprendimento dei bambini“.

Le osservazioni dell’Organizzazione arrivano dopo che il Ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, ha dichiarato, con conseguenze molto forti sull’opinione pubblica, appena questo lunedì che i cittadini tedeschi saranno tutti “vaccinati, curati o morti” entro la fine di questo inverno.

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