53 anni. Questo è il tempo intercorso fra la vittoria dell’Italia di Ferruccio Valcareggi e il successo di Roberto Mancini. Dopo un anno e mezzo di pandemia, dopo la mancata qualificazione per i mondiali di Russia, arriva finalmente la gioia. I trentaquattro risultati utili consecutivi portano un risultato meritato, anzi meritatissimo: la vittoria dell’Europeo. Vittoria meritata anche contro la spocchia degli inglesi che già si vedevano campioni. Due esempio: Sky UK che faceva il countdown verso la vittoria e il tifoso inglese che si è tatuato la vittoria della finale.
Una partita che inizia nel peggiore dei modi. Cambio di gioco rapido per Trippier, il giocatore dell’Atletico Madrid mette in mezzo, la difesa azzurra si fa sorprendere e Luke Shawn segna i. suo primo gol nella competizione e nella nazionale.
A questo punto, per venti minuti, l’Inghilterra ci schiaccia. Ma la difesa italiana tiene, e non lascia spazi. Ma la prima occasione dell’Italia arriva al 25′ con Chiesa. L’attaccante azzurro punta Rice, lo salta e lascia partire il suo destro che finisce sul fondo. Nel secondo tempo si vede chiaramente l’andazzo. Gli inglesi vogliono portare il risultato a casa e lasciano il pallino del gioco all’Italia.
Al 60′ Chiesa, immarcabile, prima costringe Pickford al super intervento. Poi, neanche dieci minuti dopo, sempre Chiesa lancia Cristante (subentrato assieme a Berardi per Barella e Immobile) in profondità. Maguire lo anticipa e manda in angolo. Sugli sviluppi dello stesso, sponda di Cristante per Verratti, miracolo di Pickford ma Bonucci si fionda sul pallone e pareggia.
A questo punto la squadra del mancio suona la carica con Chiesa al comando. Ma, all’83, proprio Chiesa è costretto a lasciare il terreno di gioco per un infortunio, al suo posto Bernardeschi.
Nei tempi supplementari, complice l’estrema stanchezza, nonostante i due allenatori sperino di chiuderla prima, si arriva ai rigori. E Donnarumma, nonostante gli errori di Belotti e, incredibilmente, di Jorginho, para ben due rigori, uno a Sancho e uno a Saka. E, con queste parate, si prende il titolo di miglior portiere e consegna all’Italia il secondo titolo europeo.