Manniello: I MIEI 10 IMPEGNI PER QUESTO TERRITORIO


L’APPELLO AL VOTO – I MIEI 10 IMPEGNI PER QUESTO TERRITORIO

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Eccoci qui, siamo all’ultimo giorno di campagna elettorale. Non so come andrà a finire domenica, ma so che si è trattata di un’esperienza meravigliosa.
Nell’ultimo mese ho visitato non so quante volte le 23 città del collegio, avrò percorso migliaia di chilometri, ma posso già dirvi che in ogni caso ne è valsa la pena.
Ho rivisto tante persone che conosco da 60 anni: la loro presenza ai vari incontri è stata per me, oltre che una testimonianza di affetto, soprattutto una manifestazione di stima. Sono persone che credono in me e che da me si aspettano qualcosa di buono.
Questa campagna elettorale però mi ha dato anche l’occasione di conoscere nuove persone, soprattutto giovani. Ragazzi dell’età dei miei figli, che hanno negli occhi la speranza del cambiamento e la volontà di non dover abbandonare questo nostro amato territorio.

Ho fatto più discorsi in questo ultimo mese che nella mia intera vita.
Iniziando a parlare nei vari incontri, ho sempre detto la stessa cosa: non aspettatevi un fine oratore, non attendetevi un politico consumato che sappia dominare la scena parlando davanti a centinaia di persone. Non sono questo, e probabilmente non lo sarò mai.
Sempre durante questi incontri, ho evitato accuratamente di fare promesse, non ho mai cercato di vendere sogni alle persone: credo infatti che tanta della rabbia che c’è oggi in giro per la politica sia dovuta a tanti anni di promesse non mantenute.
Ho promesso soltanto due cose: l’approfondita conoscenza dei problemi di questo territorio, dato il fatto che lo vivo da quando sono nato, e una voglia pazza di darmi da fare per provare a risolverli. Questo è quello che mi sento di promettere a voi stasera.

Come sempre nella mia vita ho cercato di essere concreto. Il programma che ho proposto durante questo mese è fatto quindi di 10 impegni. Non sogni irrealizzabili ma 10 iniziative concrete che credo realmente di poter mettere in atto. 5 sono di carattere generale, 5 riguardano singolarmente le differenti città del collegio.

1. Rientro al sud dei giovani cervelli emigrati al nord o in Europa: si tratta di un’esigenza che sento particolarmente, dato che due dei miei figli hanno trovato lavoro fuori da questo meraviglioso Paese. Proporrò una legge che riconosca un contributo economico alle aziende meridionali che assumano i giovani tra i 25 e i 35 anni, che hanno un contratto di lavoro nelle regioni del Nord e che vogliono rientrare al Sud. Si potrebbe pensare a 3 anni di sgravi fiscali per l’azienda.

2. Turismo. Bisogna allargare il perimetro dell’area turistica, che deve andare oltre Sorrento e Capri coinvolgendo maggiormente anche tutti gli altri comuni. E’ necessaria un’azione sinergica che coinvolga tutti i comuni del nostro territorio, che con le loro peculiarità, le loro bellezze paesaggistiche, archeologiche, storiche, enogastronomiche possa puntare ad offrire un turismo di qualità e diversificato. Il mio sogno è trasformare quest’area in un gioiello turistico che va da Massalubrense a Ercolano, in grado di diversificare la propria offerta, destagionalizzarla ed essere competitivo su tutti i mercati.

3. Infrastrutture e Trasporti. Strettamente collegato al turismo è il problema dei trasporti. Muoversi nel territorio è oggettivamente difficile. I servizi offerti agli utenti sono penosi. Occorre modernizzare la rete ferroviaria e tutte le infrastrutture, accedendo ai fondi europei per incrementare anche il trasporto via mare.

4. Famiglia. Ci vogliono investimenti per modernizzare i fatiscenti complessi scolastici; la scuola è la risorsa più importante per la formazione di un individuo. Nel contempo dobbiamo costruire in ogni città un centro ricreativo, un’area dove i giovani possano vedersi per fare sport, così come bisogna incrementare il numero di asili nido che consentano anche alle donne di lavorare e case di riposo che possano prendersi cura dei nostri anziani. La famiglia deve tornare ad essere al centro del progetto.

5. Sicurezza. Presenza più visibile delle forze dell’ordine per venire incontro alle giuste esigenze di sicurezza dei cittadini. Troppo spesso le nostre città sono abbandonate alla merce’ di delinquenti.

Questi sono i progetti di carattere generale. Vi sono poi 5 impegni rivolti specificamente alle città del territorio.

6. Pompei. I risultati del Grande Progetto Pompei sono sotto gli occhi di tutti: restauri, nuove domus aperte e turisti in aumento. Un rilancio degli Scavi che ora deve superare i confini dell’area archeologica e interessare tutti i comuni dall’area torrese-stabiese al vesuviano. Dobbiamo migliorare le infrastrutture e i servizi su tutto il territorio che circonda l’area archeologica, integrare e implementare l’offerta turistica, migliorare la rete di trasporti.

7. Penisola Sorrentina. Voglio una Penisola Sorrentina ancora più accogliente e con tanti servizi che riescano ad intercettare ogni differente fascia di turisti: solo così potremo continuare ad essere al vertice delle classifiche delle attrattive turistiche europee ed essere pronti per le sfide che ci vengono imposte da un settore sempre più competitivo e dalla tecnologia.

8. Monti Lattari, Vesuvio ed enogastronomia. Investire in conoscenza e tecnologia agricola per migliorare la qualità delle nostre produzioni alimentari. I campi, gli allevamenti e le industrie agricole, devono diventare dei veri e propri laboratori dove sperimentare un’agricoltura all’avanguardia che tenga in considerazione la produttività, la sostenibilità e le comunità. Per fare questo dobbiamo favorire una maggiore accessibilità ai finanziamenti europei, che non siano però soltanto incentivi all’acquisto di macchinari spesso rimasti inutilizzati a causa della mancanza della necessaria formazione degli operatori. Ciò porterà anche ad un maggiore sviluppo del turismo enogastronomico in queste zone, luoghi dove si ci immerge nella natura e si mangia a km zero.

9. Fiume Sarno e tratto di costa. Ultimare il sistema fognario ed eliminare definitivamente gli scarichi diretti a mare, per raggiungere nel più breve tempo possibile la piena balneabilità del tratto di costa che va da Ercolano a Castellammare. Un mare balneabile significa opportunità di sviluppo turistico, ma allo stesso tempo è un segnale evidente di miglioramento per l’ecosistema ambientale.

10. Castellammare, tra navi e terme. Una nuova mission produttiva per Fincantieri che garantisca lavoro e dia il giusto riconoscimento alle maestranze del cantiere stabiese.
Il rilancio delle terme, per restituire alla città delle 28 sorgenti naturali un ruolo di hub di servizi e una maggiore vocazione turistica, grazie alla propria posizione naturale al centro dei percorsi culturali di Pompei ed Ercolano e il turismo balneare della Penisola sorrentina.

E’ il tempo delle scelte ragionate, dell’azione, del mettere al centro del processo di crescita economica e culturale le straordinarie bellezze e peculiarità del nostro meraviglioso territorio.

Per questo motivo ho accettato con entusiasmo la possibilità di potermi misurare nel collegio uninominale, che ha il pregio di offrire la possibilità agli elettori di scegliere e ai candidati di confrontarsi sul territorio.

Voglio provare ad andare a Roma per raccontare una storia differente, rappresentando le istanze di un territorio che coniuga bellezza paesaggistica, ricchezza culturale e un’orgogliosa tradizione artigianale.

Per non affidarsi alle ricette magiche già smentite dal passato, per non lamentarsi senza poi fare nulla, questo è il momento di compiere la scelta giusta.

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