Albavilla si prepara per l’ultimo saluto a Mattia
Si svolgeranno oggi pomeriggio, alle 16:00, presso la Chiesa di Molena, i funerali di Mattia Mingarelli, l’agente di commercio 30enne ritrovato senza vita in Valmalenco.
La sua morte resta avvolta nel mistero
L’esame autoptico eseguito sul corpo di Mattia Mingarelli ha evidenziato importanti fratture al cranio (occipitali ed orbitali) che ben possono essere riconducibili ad una caduta durante un’escursione.
Tuttavia, dette lesioni potrebbero anche essere state provocate da colpi inferti da un corpo contundente.
I Ris di Parma non sono convinti si tratti di una caduta accidentale
Diversi sono ancora i punti da chiarire.
La Procura di Sondrio non scarta nessuna ipotesi: disgrazia, omicidio, omissione di soccorso, occultamento di cadavere.
In attesa dei risultati dell’analisi del DNA, i Ris di Parma hanno sequestrato il computer, il cellulare e altri supporti telematici di Giorgio Del Zoppo, il titolare del rifugio “Barchi” che avrebbe ritrovato il cellulare di Mattia fra la neve.
“Se l’ho cercato anch’io? Ho dato un’occhiata nel bosco…”
“A me spiace per quanto successo, ma io a Mattia, che avevo incontrato la prima volta due anni fa e poi il giorno della scomparsa, non ho fatto nulla di male. Non sono uno stinco di santo, lo ammetto, ma da qui a pensare anche solo per un momento che possa avergli fatto del male ce ne passa. Gli ho aperto la porta anche se ero chiuso, perchè stavo eseguendo alcuni lavori, e abbiamo bevuto insieme due calici di vino e fatto uno spuntino. Io ho la coscienza tranquillissima. Troppi guardano i telefilm di Csi e hanno costruito castelli di fantasie su di me. Per me è stato vittima di un incidente. Non ricordo se quel giorno avesse scarpe adatta alla montagna. Mi chiede se l’ho cercato anch’io ? Ho dato un’occhiata nel bosco, ma qui vicino e senza trovarlo neppure io. Anche i soccorritori non avranno guardato in quel punto. Ho creduto che se ne fosse andato. Invece è stato vittima di una disgrazia. Sono molto dispiaciuto anche per i suoi familiari…Ma io, ripeto, non ho responsabilità” – ha dichiarato Giorgio Del Zoppo intervistato da Il Giorno.