Mirabilandia, al vaglio i filmati delle telecamere di sicurezza
La madre di Edoardo, il bimbo di 4 anni morto in una delle piscine di Mirabilandia è indagata a piede libero per omicidio colposo in cooperazione.
La donna, sentita inizialmente come testimone, è stata interrotta durante la sua aduzione, alla luce degli eventuali profili penali che stavano emergendo.
Al vaglio i filmati delle telecamere di sicurezza che puntano sulla zona dell’incidente al fine di ricostruire tutti i dettagli degli ultimi istanti di vita del piccolo Edoardo, morto presumibilmente annegato.
Sul corpo del piccolo sarà disposta l’autopsia.
Le indagini
Secondo quanto finora ricostruito dai carabinieri coordinati dal Procuratore Mancini, il piccolo accompagnato dalla madre, si trovava in una piscina per bimbi accanto ad uno scivolo.
La donna gli avrebbe detto di attendere qualche istante fermo. Il bimbo, invece, avrebbe raggiunto una delle piscine del parco divertimento di una profondità di un metro e dieci.
Il primo a notarlo a faccia in giù, e ad intervenire, è stato un bagnino di salvataggio. Successivamente è arrivato anche il medico del presidio interno di Mirabilandia e quindi il 118 con ambulanza ed elicottero.
Vani tutti i tentativi di rianimarlo: il decesso del piccolo è stato constatato durante il trasporto all’ospedale di Ravenna.
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