Moreno Pesce, atleta paralimpico veneto, amputato femorale, tenterà la salita a piedi lungo la spettacolare pista Olimpia delle Tofane a Cortina
Martedì 13 febbraio, Moreno Pesce, atleta paralimpico veneto, amputato femorale, tenterà la salita a piedi lungo la spettacolare pista Olimpia delle Tofane a Cortina, classificata come nera e tra le tredici più impegnative ski area ampezzane.Protagonista delle prossime Olimpiadi Milano Cortina 2026, incuneata tra pareti di dolomia incombenti e sovrastata da meravigliose guglie, Moreno Pesce salirà lungo quella dorsale di neve, circondato dal silenzio del nuovo giorno.
Un permesso speciale per Moreno Pesce
La salita sarà possibile grazie ad un permesso esclusivo che ISTA Spa, società di gestione di impianti e piste, ha rilasciato a Moreno Pesce, per permettergli di confrontarsi con la bellezza del luogo, ma soprattutto per dimostrare che i limiti non sono certo quelli fisici.
Pesce sarà come sempre accompagnato dalla guida alpina emerita Lio De Nes e dal videomaker Jacopo Bernard, esperto di riprese in montagna che racconterà la salita.
La sfida
Partenza dal basso dotati di frontalino, attrezzatura da camminata su neve per puntare a raggiungere la sommità della pista, per un dislivello totale di 760 metri ed una pendenza massima del 56,1 % per raggiungere poi finalmente il Rifugio Pomedes.Una salita che si prospetta molto impegnativa, su fondo nevoso perfettamente preparato per gli sciatori ma non certamente per un atleta che cammina con una protesi femorale.
“Sarà un nuovo grande obiettivo quello che proverò a superare – spiega Moreno Pesce – il profilo di quella pista incredibile l’ho osservato in diverse occasioni, ma non ero mai riuscito a programmare la salita anche perché è assolutamente proibito risalire a piedi le piste.
ISTA, la società che gestisce impianti e piste mi ha concesso di realizzare un sogno, ma soprattutto una nuova sfida.E’ una concessione importante nei miei confronti che mostra grande attenzione per un progetto di montagna inclusiva come quella che io inseguo continuamente.
Proprio quella che cerco di mostrare confrontandomi con salite, ambienti di montagna apparentemente impossibili con l’obiettivo di raccontare che esiste comunque sempre un’opportunità.”
“Devo quindi un ringraziamento speciale – conclude Pesce – a ISTA, a tutti i miei sponsor che mi sostengono credendo nell’importanza di questo tipo di progetti.Ci sono infinite montagne nel mondo, ma la prima è quella che ogni persona amputata deve affrontare con se stessa dopo un incidente.
Voglio mostrare che si possono affrontare anche salite in tutti i sensi impossibili”.
CHI E’ MORENO PESCE, ATLETA PARALIMPICO, CAVALIERE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Moreno Pesce è un amputato femorale diventato atleta paralimpico, che ama la montagna da sempre.La sua vita è divisa in un prima e dopo ovvero quando la sua vita si è fermata.
Un incidente motociclistico ne ha cambiato il corso.E’ rinato capendo che la differenza sarebbe stata solo un ritmo diverso sia nella corsa che nella camminata e che la montagna rimaneva comunque possibile ed accessibile.
Di strada ne ha fatta davvero molta.Il suo scopo è stato quello di continuare a farlo non solo per se stesso, ma anche per tutti quelli che come lui hanno subito un’amputazione, per far emergere quella stessa forza che lo ha fatto ricominciare a vivere, a credere ancora in un mondo possibile senza pensare di dover rinunciare perché qualcosa nella vita era cambiato irreversibilmente.
Con questa motivazione e determinazione ha pensato di provare a condividere anche con altri “amici amputati”, creando il Team 3Gambe, le sue sfide continue ed avventure.
(Foto di Jacopo Bernard)