Il miliardario egiziano Naguib Sawiris, un anno fa fece parlare di sé per una proposta atipica in un’epoca di oscurantismo quale quella che viviamo, comprare un’isola per accogliere i migranti.
Si potrebbe pensare alla trama di un film la storia che stiamo per raccontare, eppure è vera, ma con finale non certo da lieto fine, o meglio nessun finale. Infatti la proposta che egli fece al governo greco e italiano di voler acquistare un’isola per poter accogliere tutti i migranti, è rimasta inascoltata.
Il magnate egiziano Naguib Sawiris uno degli imprenditori più intraprendenti e audaci dell’ international business con un patrimonio stimato pari a 3,1 miliardi di dollari, (fonte Forbes), di origini cristiane copte, è considerato l’uomo più ricco d’Egitto e il decimo in Africa. La cifra stimata dalla rivista americana è solo una parte dell’immensa fortuna della sua famiglia che ha interessi nelle costruzioni, nel settore alberghiero e nelle telecomunicazioni. Ora ricopre la carica di amministratore delegato del gruppo di telecomunicazioni Orasom, Telecom Media, Tecnology. Nonostante gli impegni nel suo ruolo manageriale di uomo d’affari non si è mai negato a impegnarsi sul fronte di progetti umanitari, tra cui acquistare un’ isola per i migranti.
Non si è mai arreso e mai ha accantonato l’idea, disposto ad investire, fornendo aiuti in denaro per i progetti diretti a risolvere dal punto di vista economico e sociale la crisi dei migranti.
Il progetto dell’isola manifestato a settembre 2015, poi sfumato, era per l’acquisto di un’isola greca a cui avrebbe dato il nome di Aylan, il bambino rifugiato, ritrovato morto su una spiaggia turca. Un progetto che sembrava ostentatore, nonostante questo, stava per prendere forma. Difatti il miliardario Sawiris era in contatto con il governo greco per l’acquisto di due isolotti che sarebbero rimasti sotto legislazione greca, poi con una lettera che inviò e al governo greco e a quello italiano, dal primo non ebbe risposta positiva, e dal secondo non la ebbe mai.
Fallito questo primo progetto, il tenace miliardario Naguib Sawiris non si arrende e rilancia con un altro, dichiarandosi disposto ad offrire 100 milioni di dollari e altri aiuti ai governi disponibili a supportare la sua idea nella ricerca di terreni per costruire una comunità stabile e delle strutture di accoglienza per i migranti. E aggiunge:” Qualsiasi sia il governo che mi risponderà e mi permetterà di costruire su queste terre, lo farò. Investirò 100 milioni di dollari”
Ebbene, sembra che qualcuno finalmente abbia scoltato le sue parole. In data 3 ottobre, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, ha siglato un accordo a Matera con il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, come ha riportato l’agenzia di stampa Ansa.
Il progetto denominato “We are the people”, mira a favorire non solo la crescita del territorio ma anche a garantire l’accoglienza ai migranti. Difatti la regione Basilicata ha risposto a questo appello di Naguib Sawiris, aggiudicandosi una partnership grazie alla quale contribuirà all’integrazione sociale e lavorativa dei migranti. Si tratta di un progetto – pilota europeo che prevede un sistema integrato dei servizi di accoglienza ai migranti che tenga conto della priorità del territorio e sostenga futuro e occupazione ai residenti e agli stranieri. Un progetto dall’apparenza folle, forse è proprio nelle idee folli, a volte, la risposta e la soluzione.
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