Napoli Capitale dell’Inclusione, la sfida parte dalla Nona Municipalità


Napoli Capitale dell’Inclusione, parte dalla Nona Municipalità del Comune di Napoli la sfida a candidare la città come Capitale dell’Inclusione, sulla scia del recente successo della nomina a Capitale dello Sport 2026.

«Occorre l’impegno di tutte le istituzioni, scuola e famiglia affinché Napoli diventi la Città dell’inclusione dei prossimi anni, solo il lavoro congiunto di tutti potrà rendere reale l’ennesima sfida per la Capitale del Mezzogiorno d’Italia», così il consigliere municipale Salvatore Palmese, presidente della commissione con delega allo Sport, durante il convegno a tema “Sport e inclusione sociale” che si è tenuto presso la Scuola Risorgimento di Soccavo alla presenza di enti e associazioni.

Napoli Capitale dell’Inclusione, serve creare un patto tra scuola e terzo settore

Hanno introdotto i lavori il presidente dell’assise locale, Andrea, il quale ha evidenziato l’iniziativa come propedeutica all’insegnamento della diffusione tra i bambini dei valori dello sport e dell’inclusione, e Valeria Limongelli, preside dell’Istituto che ha dichiarato di essere lieta di ospitare il convegno in quanto il corpo docente ha fatto dell’inclusione uno dei punti cardine della nostra Offerta Formativa: «I temi trattati hanno coinvolto i nostri alunni di quinta che, hanno trovato nei relatori degli interlocutori attenti e sensibili con i quali esprimere desideri e preoccupazioni. Una Bellissima mattinata e tanti spunti per sviluppi futuri». Il Consigliere Regionale Giovanni Mensorio, sempre attento e solidale verso i temi dell’inclusione sociale, si è complimentato con il corpo docenti dell’istituto per il grande lavoro svolto con gli studenti.

Ospiti all’evento personalità del mondo sportivo, accademico e sociale. Tra questi Mario Nappi, presidente del Volley Napoli, che nel suo intervento ha insistito sull’importanza della collaborazione tra le strutture formative: «Serve creare un patto tra scuola e terzo settore per affidare le palestre alle ASD, consentire investimenti in termini strutturali e di personale specializzato per la disabilità», tesi confermata da Giuseppe De Gaudio, Presidente e tecnico dell’ASD “Accademia del remo”, con sede a Soccavo, associazione di canottaggio dedicata principalmente all’inclusione, attraverso lo sport, di persone con disabilità.

Nel suo lungo intervento Mariachiara Palermo, autrice del libro “Ginnastica Paralimpica” pone l’accezione sul tema del linguaggio: «Non mi piace parlare ai bambini e alle bambine di “specialità” o “normalità” o raccontare la favoletta che “siamo tutti uguali”.  Non siamo uguali, anzi siamo tutti diversi, e riconoscere le nostre diversità è il primo passo per riconoscerle, tutelarle, e poter intervenire per colmare bisogni e necessità. Creare una società inclusiva vuol dire essere un po’ maghi e maghe: dobbiamo imparare a immaginare e a prevedere ogni tipologia di difficoltà che può impedire a una persona di fare sport, andare a scuola, vivere e realizzare i propri sogni».

Teresa De Giulio, consigliere IX Municipalità, esprime l’importanza di porre al centro dell’azione politica il tema della “città a misura d’uomo”. Franco Luongo, consigliere IX Municipalità, dichiara l’importanza per le nuove generazioni di avere coscienza della cultura dell’inclusione ed esprime l’importanza del ruolo della scuola, per la cultura contro la violenza di genere.  Sono intervenuti Francesco Iannelli, noto atleta paralimpico che ha coinvolto tutti i bambini presenti, spiegandogli che lo sport è vita ed è capace di rendere tutti persone migliori,  poiché solo quando ci emozioni . Lo sport rende protagonisti tutti delle proprie vite e non spettatori di vite altrui.  Molto significativo poi l’intervento di Armando Sangiorgio, Associazione ITACA – Coordinatore tecnico CONI regionale, che ha sottolineato che il problema della disabilità va affrontato attraverso un sistema sociale che miri ad includere e non escludere il cittadino, rivolgendosi alla politica affinché si faccia carico alla realizzazione di azioni concrete per aiutare i giovani disabili ad una vita normale. Inoltre sono intervenuti Guido Pasciari, Vice presidente Para Volley Europa e Carmine Menna, presidente del Comitato Territoriale della Fipav Napoli, entrambi hanno coinvolto i giovani studenti invitandoli ad esprimere un loro parere sul concetto di disabilità, diversità ed inclusione contro ogni violenza di genere. Molti interventi dei giovani alunni hanno emozionato la platea, semplici e sinceri, rivolti al voler reprimere ogni forma di bullismo, violenza, diversità.

Al termine dell’evento il consigliere Palmese ha consegnato alla preside dell’istituto una pergamena sottoscritta da tutti gli ospiti presenti, che serva da monito per tutti affinché iniziative del genere non terminino nel nulla, ma spinga istituzioni, associazioni, studenti e cittadini a raggiungere il risultato di Napoli Capitale dell’inclusione.

 

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