Raccolta firme. Tra i sostenitori il Sindaco de Magistris, lo scrittore Maurizio de Giovanni, Liliana de Curtis e tanti altri
La spiacevole vicenda delle Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso, ovvero la contesa insorta tra la curia capitolina e quella partenopea, ha mobilitato la città di Napoli, pronta a difendere il Rione Sanità ed il suo progetto di riqualificazione.
Il Vaticano rivendica il 50% dei proventi delle Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso che da alcuni anni sono affidate a cooperative gestite dai ragazzi del Rione Sanità.
La rinascita del Rione Sanità
Le Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso, fino ad una decina di anni fa, erano siti dimessi ed inaccessibili a causa del degrado in cui versavano.
Su iniziativa di Don Antonio Loffredo, parroco di Santa Maria della Sanità, un gruppo di giovani si attivò affinché quei siti archeologici potessero avere vita nuova e donare la speranza di un futuro migliore.
Così quei giovani, dinanzi alla chance che l’iniziativa del parroco gli stava offrendo, ovvero quella di poter avere “una vita normale”, con impegno, passione e dedizione si attivarono per la rinascita dei siti archeologici.
In breve tempo le catacombe furono rese accessibili a tutti (anche ai disabili).
Oggi, le Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso sono tra i monumenti più visitati di Napoli (nel 2017 si sono registrate 100mila visite ed il bilancio del 2018 evidenzia un ulteriore aumento di circa il 20%) e costituiscono una solida realtà che offre impiego a 50 giovani, il cui destino sembrava essere tutt’altro.
Ma il Vaticano, in base ad un concordato 1929 reclama il pagamento di un importo di circa 700mila euro.
La vita e i destini dei giovani del Rione Sanità
Lunedì scorso c’è stato un incontro tra il Cardinale Crescenzio Sepe ed il Cardinale Ravasi al fine di valutare la possibilità di rivedere la richiesta avanzata dal Vaticano.
La richiesta economica del Vaticano spegnerebbe i riflettori ed infrangerebbe il sogno dei giovani del Rione Sanità, un quartiere dove la vita è dura e a volte crudele.
Per questo motivo “L’Altra Nazione Onlus” che sostiene la gestione delle catacombe ha scritto una lettera al Santo Padre, un accorato appello alla speranza e ai valori predicati da sempre da Papa Francesco.
Il primo cittadino, Luigi de Magistris, auspica che la vicenda si risolva nel modo migliore e riferisce: ”Non è un caso che la città sia ripartita insieme alle sue catacombe; nella sua ripresa, nuove immagini di orgoglio ed identificazione con i suoi santi. Arrestare, ridimensionare questa ascesa, sarebbe delittuoso”.
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