Incredibile a Napoli: il reparto di Chirurgia Vascolare del nuovo Ospedale del Mare è stato chiuso per consentire a medici e personale paramedico di partecipare a una festa.
Il nuovo primario ha festeggiato il conferimento dell’incarico
Il nuovo primario ha, infatti, pensato bene di chiudere tutto e festeggiare a Pozzuoli, con tutto il personale, il conferimento del nuovo incarico.
La denuncia del consigliere Borrelli
Questo è quanto ha denunciato Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi e componente della commissione Sanità, che riferisce di avere ricevuto diverse segnalazioni in merito.
L’intervento della Asl e del direttore sanitario
Il consigliere regionale ha quindi contattato il direttore dell’Asl Napoli 1, Mario Forlenza, ed il direttore sanitario dell’Ospedale del Mare, Giuseppe Russo, per chiedere conferma della vicenda.
Una iniziativa non improvvisata
E, secondo quanto ha aggiunto lo stesso Borrelli, non si sarebbe trattato di una iniziativa improvvisata perché ” l’intero reparto si sarebbe organizzato tra ferie, turni, malattie, affinché nessuno potesse mancare all’evento“.
Sospeso il primario e disposta ispezione della Asl
Forlenza ha quindi disposto la sospensione dall’incarico del primario, Francesco Pignatelli. Da lunedì è cominciata anche un’ispezione disposta dallo stesso direttore della Asl.
L’intervento del ministro
Ed è subito intervenuto il ministro della Salute, Giulia Grillo, che ha dichiarato: “Quando ho letto che un intero reparto era stato chiuso all’ospedale del Mare di Napoli per permettere al personale di partecipare al party organizzato dal nuovo primario per festeggiare l’incarico, per un attimo ho pensato che fosse una fake news.
Inviati subito i Nas
Poi ho scoperto che purtroppo sarebbe andata proprio così. Ho subito inviato i Nas e sto attivando anche le ispezioni del ministero tramite la direzione generale della programmazione. Anzi, domani andrò di persona a vedere“.
Il ministro: “Andare fino in fondo”
Il ministro, che oggi sarà a Napoli, ha poi aggiunto di voler andare fino in fondo a questa vicenda, “come a tutti i casi che tolgono diritti e assistenza ai cittadini. Solo così restituiremo il prestigio che merita al Servizio sanitario nazionale e potremo difenderlo da chi ne mina la credibilità“.
Si lavora all’ipotesi di reato di “interruzione di pubblico servizio”
L’ipotesi di reato alla quale stanno lavorando i carabinieri dei Nas è quella di interruzione di pubblico servizio.
Fonte: Ansa.it