A quattro giorni dalle elezioni, Londra è sotto attacco.
Il terrore ha inizio alle ore 22 del 3 giugno e andrà avanti per tutta la notte.
A London Bridge, un pulmino a 80 km/h ha investito un gruppo di persone.
Dal ponte simbolo della città, sono arrivati a Borough Market scesi i tre terroristi, hanno continuato la loro crudeltà accoltellando i passanti. Indossavano tre finte cinture esplosive. Prima di essere uccisi dalla polizia, hanno provocato la morte di 7 persone e ferito altre 48. Fra i feriti anche alcuni agenti, di cui uno grave ma non in pericolo di vita.
Per ora non risultano italiani coinvolti.
Gridavano: “Questo è per Allah“. May blocca la campagna elettorale.
In un raid della Met police, nel quartiere di Braking, è stato perquisito un appartamento, in cui si pensa vivesse uno dei terroristi. Aveva moglie e figli. Nel frattempo arrestate dodici persone e sventati 5 attacchi.
Questo basterà a riportare la serenità in Inghilterra e in tutta Europa?
Nell’ultim’ora, fonti provenienti da alcuni residenti a Londra ci informano che il terrore si sta diffondendo nella città: la paura di nuovi attentati è troppa. Alcuni utenti dal social network Twitter informano di un altro attentato intorno alle 12.30, ma ancora nessuna fonte è certa.
Gli elicotteri sorvolano la città e potrebbero essere in corso azioni anti-terroristiche.
La popolazione preda del terrore, potrebbe provocare del panico inutile diffondendo notizie errate.
(foto presa dal sito it.blastingnews.com)