Omicidio di Giffoni Valle Piana. Emergono fatti inquietanti


Giffoni Valle Piano – Cos’è stato a spingere Monica Milite a compiere un omicidio così efferato sotto gli occhi degli figli e con l’aiuto di alcuni di essi? Forse la disperazione, forse la stanchezza dovuta ad anni di maltrattamenti, forse la necessità di difendersi. Al momento si tratta di ipotesi, ma è ciò che sta emergendo dalle indagini. In quella casa dove Monica Milite viveva con suo marito Ciro Palmieri e i suoi figli pare non si vivesse un clima di serenità. La prova ne è una denuncia per maltrattamenti sporta setta anni fa da Monica nei confronti del marito, e poi ritirata (chissà perchè?).

I fatti

Monica Milite con l’aiuto dei suoi due figli più grandi (di cui uno minorenne) la sera del 29 Luglio ha ucciso suo marito Ciro Palmieri colpendolo con diverse coltellate. L’omicidio è avvenuto sotto gli occhi del figlio più piccolo di soli 11 anni ora affidato ai servizi sociali. Monica e i suoi figli, quelli che hanno agito insieme a lei, sono sottoposti a fermo per ordine della Procura di Saleno.

Dopo il delitto i tre hanno gettato il corpo di Palmieri in un dirupo. Per farlo hanno dovuto amputare una gamba alla vittima. Troppo pesante per poterla trasportare. Poi hanno sotterrato i coltelli e  hanno cercato di cancellare le immagini dei sistemi di sorveglianza.

Monica Milite ha poi denunciato la scomparsa del marito ricorrendo anche alla trasmissione “Chi l’ha visto”. Sono state poi le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate proprio da Palmieri a svelare le agghiaccianti fasi del delitto.

I tre accusati saranno presto ascoltati dal Gip.

 

 

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