Un trapianto che fino a questo momento era considerato una possibilità da escludere, o meglio, in passato era accaduto che fossero stati trapianti “cuori fermi”, ma fermi solo da pochi minuti.
“Per la prima volta al mondo siamo riusciti a dimostrare che è possibile utilizzare per un trapianto cardiaco anche un cuore che ha cessato ogni attività elettrica da 20 minuti” – ha commentato orgoglioso Gino Gerosa, direttore della Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedale Università di Padova – “Questo risultato apre alla possibilità di incrementare del 30% il numero di organi disponibili per i pazienti in attesa di un trapianto di cuore”.
L’equipe del reparto di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedale Università di Padova diretta da dottor Gino Gerosa ha operato in collaborazione con la Cardiochirurgia di Treviso diretta dal dottor Giuseppe Minniti.
“Il paziente ha un decorso post operatorio regolare; il cuore funziona bene”, continua Gerosa. A ricevere il cuore è stato un uomo cardiopatico di 46 anni.
“Con questo nuovo straordinario primato, la Cardiochirurgia padovana si conferma eccellenza internazionale.” – è stato il commento del presidente della Regione Veneto Luca Zaia che si è congratulato con le equipe che hanno conseguito questo straordinario risultato.
(foto di repertorio)