Monna Lisa prepara le valigie
Lotta alla “segregazione culturale” . Questo è l’obiettivo che il Ministro della cultura francese, Françoise Nyssen intenderebbe attuare facendo iniziare un vero e proprio tour alla celeberrima Monna Lisa di Leonardo da Vinci.
Da 44 anni è confinata in una teca climatizzata, protetta da due infrangibili lastre di vetro. La Monna Lisa potrebbe, a breve, portare il suo sorriso enigmatico in giro per il mondo, da museo a museo, mostrandosi a milioni di visitatori.
Insomma, la Gioconda, adattandosi ai tempi moderni, è pronta a fare le valigie e a diventare “global”.
La prima tappa del suo viaggio dovrebbe essere Lens, nel nord della Francia, presso una filiale del Louvre. Il Sindaco della cittadina francese, Sylvain Robert, avrebbe fatto già espressa richiesta al Presidente della Repubblica.
Dubbi e perplessità sulla proposta del Ministro
Naturalmente non sono mancati dubbi e perplessità da parte degli esperti di arte e dei conservatori del Louvre, i quali, dinanzi all’idea di rendere le opere d’arte itineranti, hanno storto il naso.
La notizia ha suscitato anche l’indignazione di molti parigini, i quali hanno subito gridato “Giù le mani dalla Gioconda”.
Insomma, il ruolo di global-mecenate assunto dalla ministro Nyssen non è proprio piaciuto a tutti.
Perché proprio la Gioconda?
Alle perplessità degli esperti d’ arte e all’ira dei parigini, si aggiungerebbe anche l’ideologia dei “complottisti”, i quali vedono nella manovra del ministro soltanto l’astuta mossa di accaparrarsi i “petrosoldi” del mondo arabo.
La Gioconda, infatti, secondo i complottisti, inizierebbe a girare di museo in museo solo per giustificare quella che si teme possa essere la tappa finale del suo viaggio, ovvero il Museo di Abu Dhabi.
In tal modo, la Gioconda guadagnerebbe la sua collocazione accanto all’altra prestigiosa opera di Leonardo da Vinci, “il Salvatur Mundi”. E’ il più costoso del mondo acquistato dall’erede al trono dell’Arabia Saudita Mohammed bin Salman.