L’ex sindaco di Parma, grillino fuoriuscito della prima ora, Federico Pizzarotti ha fondato il movimento politico Italia c’è, ma soprattutto ha deciso di allearsi con Renzi e poi anche con il discusso Calenda, per il suo esordio alle elezioni politiche.
Italia c’è, nuova allenza di centro
Pizzarotti punta su questa nuova alleanza di centro, per portare in Parlamento la voce di Parma e l’esperienza degli amministratori civici soprattutto del territorio emiliano romagnolo.
L’ex sindaco di Parma dichiara di aver rinunciato al suo simbolo, ma non alla presenza dei candidati, nel nuovo contrassegno, che indica il nome di Calenda. L’accordo politico è stato fatto con Renzi, che sta rispettando il peso politico di una forza giovane come quella di Pizzarotti, che vuole costruire uno spazio tra i partiti e avere una forte dignità nel nuovo panorama italiano.
Pizzarotti parla di un cantiere, che ha l’ambizione di togliere voti al centrodestra, attraendo gli elettori di forza Italia, soprattutto quelli delusi dallo schiacciamento a destra del partito di Berlusconi.
Ci sarà una divisione percentuale tra le forze politiche di Renzi, Calenda, ma anche la sua e altre come il partito repubblicano, con l’obiettivo di massimizzare il risultato elettorale finale e arrivare magari alle due cifre e anche oltre.
Pizzarotti è d’accordo con Renzi sul ruolo di front runner assegnato a Calenda, ma a suo giudizio tutti devono fare la loro parte per arrivare ad una percentuale significativa di voti, attorno appunto all’8-10 per cento, per poi affrontare le sfide del futuro, realizzando dal 26 settembre qualcosa di importante e stabile.
Secondo Pizzarotti è possibile dialogare successivamente con il PD, realizzando un fronte largo come si è fatto nella sua Parma, ma per le elezioni del 25 settembre era impossibile andare con Luigi Di Maio, che contro di lui e lo stesso partito democratico aveva vomitato insulti terribili in questi anni.
“Servono gli assist per fare i gol”
Nel simbolo di questo polo compariranno un cerchio con il perimetro di colore blu, diviso in due, nell’area superiore ci saranno i loghi di Azione e Italia Viva e in quella inferiore il nome di Calenda indicato in grande, con la scritta renew europe invece espressa in caratteri minuscoli.
Renzi ha pubblicato su Facebook un video di una partita di calcio, in cui lui stesso con la maglia numero dieci fornisce un delizioso assist a Luca Lotti, che segna.
Renzi scrive testualmente: “Ci sono dei momenti in cui le ambizioni personali lasciano il passo ai sogni collettivi. Servono gli assist per fare i gol.” Saranno in lista anche le ministre ex Forza Italia Gelmini e Carfagna.
La ministra per il Sud, che probabilmente sarà candidata in Campania, auspica per tutto il Paese un governo di cui fidarsi, simile a quello attuale fatto crollare colpevolmente, un esecutivo di protezione e serietà, a cui potersi affidare senza che gli italiani debbano preoccuparsi di ulteriori e temibili avventure come quelle condotte dai governi giallo verde e poi giallo rosso di Giuseppe Conte.
Secondo Mara Carfagna l’Italia può essere un Paese normale, ben governato, senza tensioni, che affronta e risolve con efficacia le difficoltà, come quello di cui fa ancora parte, seppure per gli affari correnti, guidato da Mario Draghi, che ha saputo gestire le difficili crisi, pandemiche ed energetiche.
La sfida di Azione e di questo polo di centro è di uscire dalla propaganda della delegittimazione della politica e dall’instabilità, per fare cominciare all’Italia finalmente una storia nuova e migliore.