La direzione del partito democratico dopo ore di tensioni e rinvii chiude l’accordo sulle regole delle primarie e sulla possibilità di voto online, consentita in casi specifici e solo per una ristretta e ben definita platea di elettori.
Il voto online, chiesto dalla candidata Schlein attraverso l’azione dell’ex ministro Francesco Boccia, sarà consentito solo per quelli che si registrano entro il 12 febbraio ed esclusivamente per coloro che hanno disabilità, per chi sta all’estero, per gli studenti fuori sede e per chi abita in zone troppo impervie.
Le modalità del voto saranno regolamentate dalla commissione congressuale. Il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini decide di siglare un compromesso con la sua possibile avversaria al ballottaggio Elly Schlein, ritenuta più solida degli altri due candidati, De Micheli e Cuperlo, per evitare una spaccatura pericolosa che avrebbe potuto portare ad allontanemti e persino scissioni.
Le parole del segretario uscente Letta esprimono amarezza, perché si poteva approfittare del primo grande errore del governo Meloni sulle accise della benzina. “Se ciascuno dice solo cosa non gli va bene poi diventa una cacofonia insopportabile. Abbiamo dovuto lavorare con uno statuto difficile da applicare. Abbiamo risolto nodi. Anche sui contenuti siamo riusciti a farci del male nel racconto esterno. La discussione è intensa e fortissima, ma è stata raccontata da molti di noi in modo banalizzante. La nostra discussione sulle regole ci ha fatto mancare invece l’occasione straordinaria di fare un gol praticamente a porta vuota.“
Sono state però evitate spaccature deleterie e per questo il segretario Letta invita piuttosto la direzione a concentrarsi su quello che il congresso e la fase costituente possono dare per il rilancio del PD.
“Vedo rispetto reciproco tra i quattro candidati, valorizziamolo. I candidati hanno tutte le qualità per rendere il dibattito vivo e aggregante.”
Ma la candidata Paola De Micheli non partecipa al voto sul regolamento perché si è sempre detta contraria alla possibilità di far votare anche online, per i tempi e i modi con cui è stata presa la decisione.
A sbloccare lo stallo c’è stata la proposta di mediazione avanzata dal fronte Bonaccini e consegnata nel pomeriggio della direzione all’omonimo della attuale presidente del Consiglio, Marco Meloni. Il Comitato di Elly Schlein sostiene invece, che l’ “accordo sul voto online sia una vittoria per l’intero partito, perché definisce il profilo di un partito finalmente unito, moderno e inclusivo”.
Intanto si organizza l’area del Pd che si sta aggregando attorno alla candidatura alla segreteria nazionale di Gianni Cuperlo, ultima personalità a decidere di scendere un campo, che nei prossimi giorni sarà in Calabria.
Negli ultimi giorni si stanno registrando varie adesioni alla mozione Cuperlo, anche in Sicilia e pure nel settentrione come Ravenna. Ernesto Palma, docente all’Università Magna Grecia di Catanzaro, sostiene che la presenza di Cuperlo, che ringrazia per la sua generosità, permetterà a chi ancora ritiene che le tradizioni siano fondanti per rinnovare una comunità, di partecipare alla costruzione di un’identità che sappia raccogliere e rappresentare quelle disuguaglianze che ogni giorno mortificano pezzi interi della nostra società.
A sua volta Aldo Casalinuovo, assessore all’Ambiente al Comune Catanzaro, afferma: «Il prossimo Congresso del Pd sarà molto importante ed anzi decisivo per definire con nettezza e senza esitazione il profilo di un partito, che continua a rappresentare il punto di riferimento principale dell’area progressista e riformista nel nostro Paese.
Il dibattito congressuale a più voci, pressoché unico oggi nel panorama politico italiano, non può che vedersi come un arricchimento della necessaria elaborazione verso questo nuovo profilo. Casalinuovo è convinto che la proposta congressuale avanzata da Gianni Cuperlo, si ponga nel solco della sinistra dei valori, che deve essere assolutamente rilanciata senza timidezze perché l’attuale periodo storico presenta aspetti di eccezionale gravità, sia sotto il profilo degli equilibri internazionali e sia sotto quello della crisi globale economica e sociale.
L’area di Cuperlo deve costituire un riferimento per la costituzione di un moderno partito della sinistra italiana, che si inscriva nel solco del socialismo europeo contro le destre xenofobe, nostalgiche e sovraniste che oggi sembrano prevalere. A sostegno di Cuperlo anche il sindaco di Castrovillari, Antonio Lo Polito
Sostiene Gianni Cuperlo anche un’autorità assoluta nel campo degli studi storico-filosofici, Michele Ciliberto, professore emerito di Storia della filosofia moderna e contemporanea alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Il professore dichiara : “Nel Pd ci sono narcisi e incoscienti, voterò solo perché c’è Cuperlo”.
Secondo il professore in questo trapasso d’epoca i riferimenti secolari stanno sparendo nella vita familiare e civile, ma anche nella società. Le trasformazioni generano paure, angosce, di cui si nutre la destra, ma la storia insegna che le novità possono essere metabolizzate con rivoluzioni passive, che sono generate dalla disperazione di moltitudini di uomini.
Una nuova leadership dovrebbe capire che questi sono i problemi e tradurli, naturalmente, in iniziative politiche.
Anche Valentina Chinnici, esponente emergente del PD siciliano, insegnante di prestigio con una laurea in Lettere Classiche, interprete di Omero e un Dottorato in Filologia greco-latina con una tesi antropologica sull’Invidia nel mondo romano, sostiene la candidatura di Cuperlo perché, a suo giudizio, rappresenta un autentico costruttore di comunità, che è la caratteristica più importante di un vero leader.
Cuperlo non antepone la costruzione del progetto comune all’affermazione narcisistica del proprio ego e per questo non ha una sua corrente e se, il congresso del PD è pensato come sembra con la solita logica del conteggio delle tessere, parte sicuramente svantaggiato.
Secondo la professoressa Chinnici però nello stesso tempo rappresenta l’unica speranza per chi vuole ridare un’anima al Partito, un orizzonte ideale e una spina dorsale di valori forti.
Cuperlo per Valentina Chinnici è stato l’unico interlocutore attento e sempre in ascolto del civismo politico e democratico, che lei ha rappresentato come capogruppo del PD nel Consiglio Comunale di Palermo.
Grazie a Cuperlo Chinnici è entrata in dialogo con la comunità di Radicalità per tentare di ricostruire il partito perché ha potuto confrontarsi con tantissimi esponenti nazionali del Partito Democratico e con decine di amministratori e attivisti non tesserati, che fanno politica per passione e missione e non come i tanti mestieranti, che sono tesi solo a riprodurre posizioni di potere.