“L’ho fatto per sentimi più vicino ad Allah” – così, durante l’udienza di convalida, si è espresso Othman Jridi, l’algerino di 21 anni che lunedì pomeriggio ha fatto irruzione in Piazza Bartolo Longo marciando contromano e a folle velocità con un’auto rubata.
Non solo, durante l’udienza, il giovane avrebbe recitato continuamente una litania in nome di Allah.
Un gesto che evoca le modalità di un attentato terroristico
Il giudice monocratico del Tribunale di Torre Annunziata, Dr.ssa Fernanda Iannone, ha ritenuto sussistere elementi che evocano le modalità di un attentato terroristico e per questo ha chiesto al P.M. di valutare se trasmettere gli atti al pool antiterrorismo della Procura di Napoli per gli opportuni accertamenti.
Per il magistrato sussistono troppi elementi che richiamano ad un atto terroristico: il fatto che il giovane algerino, sotto l’effetto di stupefacenti, si sia lanciato sulla folla; la sua esaltazione e la recita continua di preghiere ad Allah; l’aver mentito più volte ai pubblici ufficiali circa la sua identità.
Sussiste dunque, per la Dr.ssa Fernanda Iannone, il concreto pericolo che Othman Jridi possa agire nuovamente.
Clandestino in Italia
Intanto, il giovane algerino, clandestino in Italia con due decreti di espulsione a suo carico, è stato condannato in direttissima a due anni ed otto mesi di custodia cautelare in carcere a fronte dei quattro anni e un mese richiesti da P.M.
L’Avv. Enrica Visconti, difensore del giovane algerino, ha chiesto in favore del suo assistito, il rito abbreviato.
Al giovane sono stati contestati solo i reati per furto d’auto e falsa dichiarazione a pubblico ufficiale.
Intanto a Pompei…
Sono stati incrementati i controlli in vista degli eventi religiosi programmati per le festività pasquali che richiameranno nella cittadina mariana migliaia di fedeli.
I cittadini attendono ora che si faccia chiarezza sul caso che ha seminato panico ed ansia lunedì scorso.