Una pandemia è una situazione impossibile da prevedere. Soprattutto a livello globale. Ed è anche difficile da gestire. Ma i vertici della Lega di Serie A, dall’alto della loro incredibile, limitata mancanza di lungimiranza, sono riusciti a far fare al calcio italiano l’ennesima figuraccia a livello mondiale.
Riassumiamo però un poco gli avvenimenti. Quando il campionato 2019/2020 riprese, la Lega produsse un protocollo per gestire i contagi. Nella fattispecie il protocollo recita che se una squadra iscritta al campionato di Serie A può schierare 13 giocatori, allora potrà disporre di un bonus rinvio, altrimenti dovrà giocare. Tutto questo “fatto salvo l’intervento dell’autorità locale o nazionale”.
L’anno scorso, per ordine dell’ASL Napoli 1, la squadra partenopea (all’epoca allenata da Gattuso) fu bloccata al momento della partenza per una partita contro la Juventus un rischio di focolaio. La Lega diede ordine di giocare e, data l’assenza del Napoli, i bianconeri vinsero 3 a a tavolino con un punto di penalizzazione al Napoli. Alla fine la squadra di De Laurentiis vinse il ricorso e la partita alla fine si giocò (finì due a uno per la Juventus). Da allora la Lega di Serie A ha imparato… nulla.
Infatti, pur di non ammettere che il protocollo non riusciva ad andare dietro alla curva epidemica in crescita, il calcio italiano si trincerà dietro il protocollo stesso, venendo smentita ogni singola volta. All’inizio di quest’anno solare, la Lega ha deciso raggiungere il picco della stupidità.
Quattro partite rinviate, Bologna – Inter, Torino – Atalanta, Salernitana – Venezia, Fiorentina Udinese, e con altre tre partite già rinviate la prossima settimana. Infatti le ASL di Udine, Salerno e Torino hanno già ordinato il blocco delle attività (allenamenti compresi) fino a lunedì 10 Gennaio.
Inoltre con Juventus Napoli (a volte al destino non manca il senso dell’umorismo) si è arrivati al capolavoro. Nonostante l’ASL Napoli 1 abbia riconosciuto la presenza di un focolaio nella squadra di Spalletti, ha consentito agli azzurri di partitre.
Ma l’ASL Napoli 2 ha ordinato la quarantena a tre giocatori azzurri. Si tratta di Rrhamani, Zielinski e Lobotka. Oltre ad un membro della staff. Il problema? La notizia è stata comunicata alla squadra di Spalletti mentre era in volo. E così il Napoli sarà costretto a convocare giocatori della primavera per arrivare a tredici giocatori.
Finita? Anche no. La Lega ha indetto un consiglio straordinario per… rimanere nelle sue posizioni.
“La Serie A si gioca, pronti a ricorrere al Tar contro le Asl” questo è il comunicato della Lega.
Quattro partite saltate, tre la prossima settimana. E tutto questo quando la stessa Lega aveva rifiutato di aggiornare il protocollo. In nome di non si sa bene cosa si è deciso che la salute e il buon senso sono inutili. Il Napoli dovrà giocare con una formazione che definire arrangiata è un eufemismo, i ricorsi della squadre sconfitte (perché la Lega ha ordinato agli avversari delle squadre fermate dalle ASL di presentarsi) già pronti.
Bastava un rinvio di una settimana per capire come muoversi, per far calmare la situazione. Ma in mondo dove squadre indebitate spendono milioni per comprare campioni, la logica non ha spazio. Perché, purtroppo, se non ci scappa il morto nessuno muove un dito.
A questo punto spero che i presidenti si muovano contro la Lega stessa. Perché non si può essere così ciechi e stupidi da non rendersi conto che la situazione è grave.
P. S. La Lega di serie C ha ufficialmente bloccato il campionato per il crescente numero di contagi. Mi chiedo se giochino su questo pianeta