Recensione di The Sandman – Un capolavoro con qualche stonatura


Il sovrano del Mondo dei Sogni è alla ricerca di un Incubo fuggito dal suo Reame. Ma, un attimo prima che possa distruggerlo, viene imprigionato da un rituale compiuto dallo stregone Roderick che cerva di intrappolare la Morte. Dopo circa un secolo riesce a fuggire ma, nel mentre, il suo regno si è sgretolato. Sogno andrà alla ricerca dei suoi strumenti magici per ripristinare l’ordine.

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E’ passato un po’ di tempo da quando Netflix ha caricato sulla serie tv “The Sandman” basata sull’omonima serie pubblicata dalla DC Comics ma, dopo aver visto tutti gli episodi e aver riflettuto, posso scrivere la mia recensione.

The Sandman è, al momento, la miglior serie prodotta da Netflix in questo periodo. Gli autori della sceneggiatura sono stati sì fedeli alla storia del fumetto mettendo anche in atto i giusti cambiamenti. Cambiamenti dovuti sia ad esigenze visive che di Copyright. Da qui in poi ci saranno alcuni spoiler.

Sogno (Tom Sturridge), Gilbert (Stephen Fry) e il Corinzio (Boyd Holdbrook) sono praticamente le loro versioni fumettistiche trasposte su schermo. Giusto anche rendere il Corinzio un antagonista della prima stagione, laddove nel serie originale rappresenta “L’incubo più terrificante mai creato” . Salvo poi essere liquidato in poco tempo.  Ed è giusto dare più importanza a questo oscuro ma affascinate personaggio

 

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Ottima anche la messa in scena puramente visiva. Gli effetti speciali hanno un che di volutamente finto, come per l’appunto in un sogno. Ottima anche l’interpretazione, in particolare quella per di Tom Sturridge, rende molto bene la crescita, anche “umana” di quest’essere immortale. Belle anche le musiche che ben si adattano alla varie scene in onda. Ottimo anche il doppiaggio italiano, che non fa rimpiangere la versione originale.

Tutto oro quello che luccica? No. Perché Netflix, seguendo la sua politica perbenista (che gli ha già fatto perdere diversi abbonati) ha deciso di cambiare sesso e razza di diversi personaggi. Unity, Morte (la sorella di Sogno) e Lucien passano da bianchi a neri (quest’ultimo personaggio da uomo a donna). Ora vedere un persona di colore nell’Inghilterra moderna non è strano anzi, inoltre viene detto che Gli Eterni (Sogno e Morte) cambiano aspetto in base alla razza di chi incontrano, quindi è accettabile.

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Non è accettabile trovare afroamericani nell’Inghilterra del 1300. Stonature che rovinano la serie? Neanche per idea. Ma sono piccoli dettagli che stonano, non tanto da rovinare lo spettacolo, ma che rimangono impressi. Come una stonatura in un’opera lirica. Ricordi tutto con piacere, ma quel dettaglio ti rimane impresso come un chiodo fisso.


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